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“Questa notizia è capitata come una bomba. Mi è sembrato importante mettermi subito da parte dell’orchestra e cercare di comunicare della grande comunità riunita a Sanremo per il Festival, che si occupa di musica e che muove interessi enormi”.

Così ha esordito il noto produttore discografico Stefano Senardi in un’intervista rilasciata telefonicamente ai nostri microfoni a proposito dell’incendio avvenuto a inizio febbraio, proprio mentre a qualche km di distanza una larga fetta della comunità musicale del paese si riuniva per il Festival di Sanremo, che ha visto prendere fuoco la sede storica della banda della città. Situazione che non ha causato nessun ferito, ma un immensa perdita affettiva e materiale.

“Quest’orchestra esiste dal 1800 – dice Senardi – e negli anni si è sempre occupata di tramandare di generazione in generazione la tradizione e l’educazione musicale. Inoltre è una realtà vicino al territorio, non solo con i corsi musicali. Sto cercando di creare dell’interesse e ho chiamato il presidente dell’orchestra ed il sindaco di Diano Marina per mettermi a disposizione. Pensavo di fare degli incontri con loro e aiutarli non solo a trovare una nuova sede, ma a recuperare parte del danno. L’orchestra non ha solo perso i suoi cimeli, i suoi archivi, le uniforme e le sue partiture, ma anche gli strumenti. Occorrerà trovare tante risorse per rimettere in piedi l’orchestra come era prima”.

“Sono in rapporto con il Comune – dice – con il quale organizzo la rassegna estiva degli ‘Incontri con il cantautore’. Sono anche stato contattato da varie situazioni musicali della regione. Sto cercando di mettere tutto quanto assieme. Diciamo che nel mese di marzo vorrei mettermi in moto e dopo aver parlato con le persone direttamente coinvolte e con l’amministrazione, vorrei fare una serie di proposte ed elaborare un piccolo piano di attività per raccogliere dei fondi. Chiaro che dobbiamo ancora confrontarci e non voglio passare sopra a nessuno, ma ci sarebbe secondo me da fare uno spettacolo di lancio per la campagna di solidarietà. Dopo di che ci vogliono una serie di attività. L’orchestra non sarà pronta prima della fine di aprile. Penso che si partirà utilizzando e coinvolgendo la maggior parte dei musicisti del territorio. Bisogna far sì che l’orchestra possa esibirsi in molte aree della Liguria e non solo. Ho molte idee”.

“Ci tengo a farlo perché questa è una realtà del territorio alla quale sono molto attaccato ed inoltre perché è una realtà dal grande valore, soprattutto dal punto di vista didattico, perché sopperisce, come altre bande, a quella che è una grave lacuna nella didattica scolastica italiana, in un Paese dalla storia musicale ricchissima”.

Nel video servizio a inizio articolo l’intervista integrale a Stefano Senardi.