Anche la Liguria, dallo scorso mercoledì 11 novembre, è stata inserita nella cosiddetta ‘zona arancione’.
Le nuove restrizioni sugli spostamenti e la chiusura di bar, ristoranti e gelaterie (che possono però effettuare un servizio di asporto dalle 5 alle 22), hanno inciso pesantemente sul tessuto economico cittadino.
Diano Marina, località che vive perlopiù di turismo, questa mattina si presentava deserta, tra serrande abbassate e piazze vuote. A spaventare di più, gli effetti che questa situazione potrà avere nel lungo periodo.
“Al momento a Diano Marina è tutto fermo – spiega un commerciante. – Già normalmente nel periodo di novembre c’è sempre stato il calo, adesso ancora di più perché la gente è impaurita e gira molto di meno, per cui gli incassi sono quello che sono”.
La speranza è che ci possa essere una ripresa in vista del periodo natalizio: “Dicembre speriamo che si riprenda un pochino. Forse prevedo un incremento per la fine di novembre, perché la gente si porterà avanti con i regali”.
“Così, in queste zone, non si può andare avanti“. È questo il duro commento di un panettiere, che aggiunge: “Non ci sono clienti, siamo isolati da tutti, dobbiamo aspettare ma con le nostre forze non ce la facciamo. Speriamo soltanto che ci vengano incontro”.
“È un periodo difficile per tutti, soprattutto per l’economia – dichiara un’insegnante delle scuole superiori. – Forse bisognava fare di più nei mesi precedenti, soprattutto relativamente ai mezzi di trasporto e alle strutture scolastiche. Mi rendo conto che l’economia ne sta risentendo moltissimo, mi verrebbe da dire ‘l’unione fa la forza’, quindi speriamo tutti assieme di portare a casa il risultato“.