Il prossimo venerdì, 28 marzo, Diano Castello festeggierà i 100 anni del Teatro Concordia e della società Concordia del paese delle lone. Un anniversario che rappresenta un grande orgoglio per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Romano Damonte.
L’appuntamento è fissato per le ore 18:30. Si terrà una presentazione a cura di Paolo Bernasconi, con la partecipazione del gruppo corale ‘Cheli de Campurussu’. Sarà un’occasione per ripercorrere la storia di un edificio che, nel corso del tempo, ha rappresentato un punto di riferimento culturale per l’intera comunità.
Teatro Concordia- Un secolo di storia
Diano Castello, tra i borghi più belli d’Italia, vanta una lunga tradizione di cultura e socialità, e il Teatro Concordia ne è una testimonianza concreta. L’edificio, situato nel cuore del paese delle lone, fu costruito tra il 1911 e il 1912 grazie all’iniziativa del Dopolavoro Concordia, un sodalizio di dianesi che volle creare un luogo di aggregazione e svago per la comunità.
Secondo alcune testimonianze orali, la realizzazione dell’opera avvenne con il contributo attivo dei giovani del paese, i quali sfruttarono il terreno e il materiale messi a disposizione dall’Amministrazione comunale. Sin dalla sua fondazione, la struttura fu concepita come teatro, per poi essere adattata anche a sala cinematografica, diventando un centro culturale polivalente.
Il restauro e la rinascita
Il Teatro Concordia ha affrontato momenti difficili, come il parziale crollo del controsoffitto avvenuto il 1 giugno 2014. Questo provocò alcuni feriti e ne determinò la temporanea chiusura per consentire gli interventi di messa in sicurezza e restauro. Oggi, il teatro ha ritrovato la sua funzione originaria, pronto ad accogliere nuovamente eventi e spettacoli.
Un gioiello architettonico al servizio della cultura
L’architettura del Teatro Concordia riflette la sua vocazione funzionale. La facciata, priva di decorazioni elaborate, presenta pareti intonacate con un ampio zoccolo di ardesia. L’ingresso principale è caratterizzato da un piccolo corpo di fabbrica curvilineo, mentre l’interno si articola in tre parti principali: la platea, la tribuna e il proscenio. Adiacente alla sala principale, sul fronte sud, si trova un corpo di fabbrica destinato ai servizi collaterali, tra cui camerini, bar, guardaroba e servizi igienici.
Fonti: ‘Gli edifici civili’ di Gianmaria Mandara in ‘Diano Castello – Arte, storia, cultura e tradizioni di un borgo ligure‘, a cura di Daniela Gandolfi e Alfonso Sista.