Sta facendo discutere il Decreto Sicurezza, uno degli obiettivi del Governo e della Lega. Ad accendere il dibattito sono in particolare le nuove direttive sulla gestione dei migranti e l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo.
In tutta Italia si sta formando una cordata di sindaci che si oppongono al decreto annunciando di sospendere nei propri Comuni alcune delle norme introdotte. Diversi i sindaci che si sono schierati contro o che si sono dimostrati dubbiosi anche nel Ponente ligure.
A lanciare la “rivolta dei sindaci” è stato il primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando che ha chiesto di boicottare l’articolo 13 della legge 132 che stabilisce che il permesso di soggiorno rilasciato al richiedente asilo costituisce un documento di riconoscimento, ma non basterà più per iscriversi all’anagrafe. L’iscrizione è necessaria per avere la residenza e quindi poter usufruire del servizio sanitario nazionale, per esempio.
Si teme inoltre che la conclusione dell’esperienza dello Sprar e la cancellazione della protezione umanitaria rischierebbe di portare sempre più migranti in mezzo alla strada con conseguenti problemi per la sicurezza.
Sull’argomento è intervenuto anche i Governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti che ha dichiarato: “Scusate, ma che dibattito è quello sul Decreto Sicurezza? Cerchiamo di essere intellettualmente onesti: le norme sulla sicurezza e l’immigrazione mettono un po’ d’ordine nella confusione che regnava sovrana. Il Decreto Sicurezza contiene provvedimenti e sancisce regole che le più antiche democrazie hanno da sempre, dagli Stati Uniti all’Australia. Che certo non sono paesi illiberali e totalitari”.
Ad unirsi alle considerazioni di Toti anche il candidato sindaco del centrodestra a Sanremo, Sergio Tommasini: “Mi unisco alle considerazioni del Governatore Toti e dell’On. Di Muro in tema di decreto sicurezza che condivido pienamente. I cittadini – afferma – attendevano da tempo un provvedimento che facesse finalmente chiarezza nell’affrontare una problematica sentita profondamente da ognuno di loro e che proprio a Sanremo ha raggiunto livelli preoccupanti. Il tema sicurezza è un elemento cardine del programma elettorale del centrodestra unito. L’appiattimento di Biancheri e Scajola sulle posizioni del PD la dice lunga sulla loro collocazione politica. Le leggi dello Stato vanno sempre applicate soprattutto quando vengono incontro ai bisogni primari delle persone. I sanremesi sono stufi di promesse non mantenute e di proclami elettorali irrealizzabili”.