“Quello che è trapelato – interviene Cia Liguria – non è ancora il testo ufficiale, ma una bozza che pare assai attendibile, e contiene molte delle richieste avanzate da Cia in queste settimane, a cominciare dall’istituzione del “Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi”, con una dotazione di 1000 milioni di euro per l’anno 2020, finalizzato all’attuazione di interventi di ristoro per i danni subiti dal settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura”.
Le risorse sono destinate in via principale ai settori florovivaistico, lattiero caseario, vincolo e zootecnico, nonché della pesca e dell’acquacoltura, andando così a rappresentare un importante riconoscimento delle principali criticità. Significativa anche la costituzione del fondo a favore delle aziende agrituristiche dotato di 80 milioni di euro che ristornerà la mancata attività.
La messa in campo delle misure, dopo l’approvazione del decreto, necessiterà della parte operativa, da definire in intesa con le Regioni e l’emanazione del decreto del ministro dell’Agricoltura. Il tutto entro 20 giorni.
“Un giudizio complessivo lo daremo solo a testo definitivo, diciamo che le premesse sono in linea con quanto si era richiesto, in particolare la necessità di interventi a fondo perso che possano fare da volano alla ripartenza delle aziende – dichiara Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria e Florovivaisti Italiani -. Resta qualche preoccupazione sulla quantità di risorse che dovranno coprire una platea molto ampia. Significativa, comunque, la sottolineatura del florovivaismo, citato come prima emergenza, credo anche grazie alla nostra costante azione di pressione, fatta di argomenti seri e documentati che continueremo a produrre per avere adeguate risorse per il settore”.
“Bene anche le azioni a sostegno degli agriturismi, per i quali si è messa in atto un’azione specifica assolutamente innovativa. Ora ci attendiamo rapidità e semplicità nelle procedure di erogazione, essendo il tempo un fattore decisivo per dare ossigeno alle imprese e consentire loro di programmare la ripartenza che tutti auspichiamo possa essere quanto più rapida possibile”.