Continua a far discutere la decisione dell’assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale, di declassare il reparto di Gastroenterologia dell’ospedale di Sanremo da ‘Struttura Complessa’ a ‘Struttura Semplice’.
Per capire come impatterà questa decisione sui pazienti e per avere un parere sulla questione, abbiamo invitato nei nostri studi il dott. Massimo Conio, primario di Gastroenterologia a Sanremo, che fin da subito si è schierato contro questo progetto.
“È ancora difficile capire come cambierà il reparto, ma sono tanti i rischi. Sicuramente verrebbe depotenziato e potrebbero sparire i già esigui posti letto, potrebbe esserci un via-vai di ambulanze verso altri centri con un enorme disagio per i pazienti. In definitiva assisteremo a una diminuzione della qualità del servizio offerto,” spiega Conio.
“Il reparto di Gastroenterologia di Sanremo è un’eccellenza. Sono l’unico in Liguria a saper svolgere alcuni tipi di interventi complessi e basta guardare il numero di pazienti esterni, sia da altre Asl sia da altre regioni, per capire l’importanza del nostro reparto. Molti politici prendono delle decisioni senza pensare al bene della popolazione,” prosegue.
Nei giorni scorsi la polemica si è infiammata e diversi sono stati i comunicati inviati ai media locali da parte della Regione e dell’assessorato alla Sanità. In uno di questi si fa riferimento ad una email del 2016 nella quale il dott. Conio proponeva un reparto unico di Gastroenterologia all’interno del Santa Corona di Pietra Ligure.
“Mi fa sorridere come sia uscita questa email. Io scrissi innumerevoli volte per chiedere ripetutamente di ampliare il nostro servizio di Sanremo con una quarta sala, più spazi, più letti e studi per i nostri medici. Non ho mai ricevuto una risposta e nulla è stato fatto. Bisogna prendere una decisione: se non ci sono i soldi per migliorare il nostro reparto che lo dicano, ma si devono prendere le responsabilità di questa scelta. Nel peggiore delle ipotesi si potrebbe anche andare al Santa Corona, ma avrà conseguenze negative sui pazienti. La mia era una provocazione,” commenta il primario.
“Per creare un reparto non basta apporre una targa con su scritto ‘Struttura Complessa’. C’è bisogno di uomini in grado di svolgere tecniche e interventi complicati; e noi a Sanremo siamo in grado di svolgerli. La decisione della Regione non ha senso e non si basa su dati e risultati concreti,” conclude Conio.
A Riviera Time il primario di Gastroenterologia espone tutte le sue perplessità e risponde all’assessore Sonia Viale.