Nei giorni scorsi, abbiamo intervistato il pilota dianese Luciano Carcheri, della Squadra Corse Angelo Caffi, appena tornato dalla Dakar 2024 svoltasi a inizio anno in Arabia Saudita e suddivisa in 12 tappe, dal 5 al 19 gennaio.
Luciano ha corso per la categoria “Classic” assieme alla co-pilota esperta Fabrizia Pons, a bordo della loro Isuzu Vehicross che il pilota del golfo ci aveva mostrato prima della sua partenza per l’Arabia Saudita.
Con lui abbiamo parlato della sua quotidianità durante la corsa, della gestione degli imprevisti e della tipologia di gara di quest’anno, un po’ “alla vecchia maniera” per gli standard odierni della Dakar.
“Ci siamo ritrovati a correre in una gara dura e lunga e questo ha preso in contropiede molti dei partecipanti”, commenta Carcheri. “Circa dalle 8 alle 11 ore di macchina per giornata e molti attraversamenti di dune e di erg. Si arrivava tante volte quasi al buio e alla fine della gara dei circa 80 partecipanti solo 8 hanno finito la corsa in tempo massimo. Una corsa molto simile a quelle degli antichi fasti, diciamo”.
Il pilota si sofferma poi sull’enorme aiuto fornitogli dalla navigatrice Fabrizia Pons, arrivata terza alla Dakar del 2005 a fianco di Jutta Kleinschmidt.
“Fabrizia è stata una persona insostituibile e di estrema fiducia in tutto e per tutto. Ho potuto contare su una navigatrice esperta ed una compagna incredibile che mi ha dato la forza di poter continuare anche nei momenti più difficili”, conclude.
Nel video l’intervista completa al pilota dianese.