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“All’estero danno tanta fiducia ai giovani, cosa che in Italia non ho mai avvertito”. A dirlo è Erika Mager, 26enne sanremese che, attualmente, ricopre il prestigioso ruolo di restaurant manager al Bulgari Hotels & Resorts di Dubai.

Partita dalla città dei fiori Erika si è dapprima laureata a Milano, dove ha anche iniziato la sua carriera lavorativa, per poi prendere il coraggio a due mani, come si suol dire, e trasferirsi negli Emirati Arabi.

Ulteriore particolarità è che a influire sulla sua scelta di vita sia stata la pandemia covid-19 come la stessa Mager ha raccontato al nostro giornale: “Diamo la colpa al covid – esordisce ironicamente. Proprio durante la prima ondata, marzo 2020, mi sono laureata e all’epoca non avrei mai pensato di trasferirmi all’estero. A Milano però, dove ho studiato, era pressoché tutto chiuso e in buona sostanza l’unica città aperta al mondo in quel periodo era Dubai. Grazie a un’esperienza lavorativa pregressa fatta nel mondo del lusso sono riuscita a entrare al Bulgari Hotels & Resorts e così a novembre, in piena pandemia, mi sono trasferita qui”.

Oltre all’interessante storia personale, quello di Erika vuole essere anche un messaggio per tanti giovani della nostra provincia che qui, per diverse ragioni, stentano a trovare la giusta occupazione: “Ricevo un sacco di richieste di informazioni da tanti miei coetanei e non solo. È complicato uscire dalla community amici-famiglia che tendiamo a crearci, qui non siamo tantissimi ad averlo fatto onestamente. Quelli che ho conosciuto non stavano bene in Italia e sono quasi stati spinti al trasferimento. Credo che la ricetta per farlo stia nell’ambizione – sottolinea Erika. Se uno vuole davvero migliorarsi, all’estero si può trovare con più facilità un trampolino di lancio. A 24 anni non è stato facile lasciare tutto, ma qui credono in te e ti danno la possibilità di crescere e sentire fiducia”.

Al contempo le esperienze acquisite all’estero possono essere riportate nel nostro territorio e diventare volano per far crescere lo stesso?

“Assolutamente sì – risponde convinta Erika. Tornerò intanto a casa con un inglese migliore di quello acquisito a scuola in Italia. Qui potrò raggiungere la posizione lavorativa a cui ambisco per poi rientrare nel Paese che amo con tutto ciò che ho imparato”.

Nel video servizio di Riviera Time l’intervista completa a Erika Mager.