“Nei giorni scorsi siamo stati convocati dai vari direttori dell’Asl 1 imperiese per illustrarci la situazione del nostro territorio. Al momento non sembra così particolarmente grave con un’ottantina di pazienti ricoverati covid positivi, la criticità viene dal genovese dove c’è un default degli ospedali e quindi hanno chiesto aiuto al territorio. L’Asl 1, che stava effettuando il passaggio alla fase 3, ha dovuto scavalcarla per passare direttamente alla 4 che presuppone circa 200 posti letto”. A spiegarci come si stia riorganizzando il nostro settore ospedaliero, per far fronte alla seconda ondata di coronavirus, è Alessandro Petrini della segreteria funzioni pubbliche Cgil.
“Si sta quindi ripartendo dal nostro centro covid che sarà l’ospedale di Sanremo – prosegue il sindacalista. In questa fase è previsto ancora un percorso nel pronto soccorso per i codici bianchi e verdi pulito ed è prevista ancora un’attività ambulatoriale. Anche noi arriveremo ai numeri alti. Nel periodo di maggiore drammaticità di marzo e aprile avevamo circa 200 ricoverati covid ed è quello che dobbiamo aspettarci”.
Cosa significa questa emergenza per i lavoratori?
“La Cgil non rivendica da oggi la mancanza di personale. Continuavamo a urlarlo anche prima – spiega Petrini. Va bene l’organizzazione dei reparti per far posto a eventuali pazienti covid che possono arrivare, ma alla fine il personale è sempre lo stesso. Quello che ha fatto la prima ondata, che si è ammalato, che ha lavorato quest’estate finito il lockdwon e che ora affronta la seconda ondata. Oltre 240 dipendenti si sono ammalati con il covid-19, più del 10%. Oggi quel personale è stanco, quei pochi contratti fatti durante l’emergenza sono andati a scadenza o andati via di qua. Si stanno attivando per nuove assunzioni, ma forse in ritardo. Abbiamo avuto mesi in cui si è fatto poco – continua. Non possiamo neanche togliere personale dalle case di riposo per metterlo in ospedale, sarebbe un gatto che si morde la coda”.
Sulle criticità per i cittadini: “Ci saranno come ci sono state a marzo e aprile. L’attività ambulatoriale potrebbe essere sospesa con tempi allungati per visite, consulenze o piccoli interventi”.
L’intervista completa nel videoservizio di Riviera Time.