Regione Liguria, su proposta dell’assessorato allo Sviluppo Economico, ha presentato alcuni emendamenti al Dl Cura Italia, allo studio della Commissione Attività Produttive.
“Tra le proposte emendative avanzate dalle Regioni al “Cura Italia”, Regione Liguria ha posto attenzione alle imprese e ai lavoratori autonomi – spiega l’assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti. – Abbiamo richiesto, in condivisione con le associazioni di categoria e gli studi consulenziali del settore, ulteriori e ampi differimenti dei termini relativi a versamenti e adempimenti nei confronti della Pubblica Amministrazione, oltre la sospensione dei ratei dei mutui e delle scadenze di titoli di credito esecutivi”.
A partire dall’art.62, che regola la sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi, nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020. “Riteniamo necessario sospendere i termini di tutti i tipi di adempimenti dei privati o delle imprese nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni, e non solo quelli di carattere fiscale e contributivo” – chiarisce l’assessore Benveduti.
“Chiediamo – continua l’assessore – che venga introdotto l’articolo 62-bis, oggi non previsto dal decreto, per sgravare le imprese e i liberi professionisti dal pagamento dei canoni di locazione e delle utenze per la fornitura di energia elettrica, acqua e gas fino al 31 luglio 2020. Pagamento che suggeriamo venga effettuato o in un’unica soluzione nel periodo compreso tra l’1 e il 31 agosto 2020, o mediante rateizzazione entro il 1° gennaio 2021”.
Regione Liguria ha inoltre chiesto la sospensione del credito d’imposta per i canoni di locazione, prevista dall’articolo 65 al momento solo per le aziende. “E in ultimo – conclude Benveduti – considerata oramai persa la stagione primavera-estate per i negozi di abbigliamento, abbiamo richiesto al Governo una moratoria totale sulle vendite promozionali e i saldi fino al 31 agosto, tutelando anche le imprese di piccole e piccolissime dimensioni da eventuali promozioni sottocosto da parte della grande distribuzione. È chiaro che, oltre a queste specifiche richieste, è quanto mai necessaria un’iniezione pesante di liquidità nel sistema, per scongiurare il crollo del tessuto imprenditoriale, e l’attuazione finalmente di politiche fiscali e di investimento infrastrutturale fortemente espansive che consentano non di alleviare i danni di questa crisi economica ma anche di innescare un solido ciclo di crescita”.