A quasi 48 ore dal crollo del Ponte Morandi sull’A10 a Genova il bilancio delle vittime è salito a 39, tra le quali tre bambini. I feriti sono 16, di cui nove in codice rosso di massima gravità. Il bilancio è ancora provvisorio e non si esclude che possa purtroppo salire.
Una tragedia che ha sconvolto l’Italia intera e che adesso si porta dietro l’inevitabile discussione sulle responsabilità dell’accaduto.
Questa notte i Vigili del Fuoco e le squadre cinofile hanno continuato le operazioni di ricerca tra le macerie ma non sono stati recuperati altri corpi. Le ricerche si concentrano in modo particolare sotto i detriti del pilastro che sosteneva il ponte e nella zona della ferrovia.
La procura di Genova ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e omicidio plurimo a carico di ignoti per accertare le cause della tragedia. Ancora non si conoscono le ragioni del crollo, ma molti sostengono che la struttura fosse pericolante già da molto tempo e che richiedesse quindi una costante manutenzione. La società Autostrade per l’Italia, che ha in gestione la struttura, aveva sempre garantito la sicurezza del ponte ma il Governo le punta il dito contro, richiedendo la dimissione dei vertici e annunciando l’avvio dell’iter per ritirare la concessione ad Autostrade. “I responsabili hanno un nome e cognome e sono Autostrade per l’Italia”, afferma il vice premier Di Maio. Ferma anche la posizione del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che afferma: “Non possiamo aspettare i tempi della Giustizia. Disporremo la revoca della concessione ad Autostrade perché a loro incombeva l’onere e l’obbligo di curare la manutenzione”. Dall’altra parte Autostrade per l’Italia sostiene come il viadotto fosse monitorato a cadenza trimestrale anche con verifiche aggiuntive e mediante apparecchiature altamente specialistiche. Gli esiti dei controlli erano sempre stati rassicuranti. La società dice di essere pronta a ricostruire il viadotto in cinque mesi.
Nel frattempo il ponte è costantemente monitorato perché c’è il rischio che si verifichino altri crolli. Per questo motivo sono stati evacuati i residenti dei palazzi sottostanti la porzione della struttura rimasta ancora in piedi. Sono 664 gli sfollati che hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni che, come annunciato dal sindaco di Genova Marco Bucci e il governatore della Liguria Giovanni Toti, dovranno essere demolite.
Rimane il problema della viabilità nella città. Trenitalia, su richiesta della Regione Liguria, ha potenziato il servizio ferroviario da Genova Nervi a Genova Voltri con 46 treni regionali in più dal lunedì al venerdì, 24 il sabato, la domenica e nei festivi.
Secondo fonti prefettizie confermate dal Comune, sabato 18 alle ore 11 verranno celebrati i funerali di Stato delle vittime. La funzione si svolgerà alla Fiera di Genova nel padiglione Jean Nouvel. Attesi i rappresentanti del governo, probabile la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I funerali saranno celebrati dall’arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco.