Continua a preoccupare la grave crisi idrica che sta colpendo in queste settimane anche la provincia di Imperia, in particolare alcune aree della città capoluogo e i comuni della valle Impero serviti dall’acquedotto di Rezzo. A seguito del vertice tenutosi ieri sera a Palazzo Civico, il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, ha firmato questa mattina l’ordinanza che dispone la chiusura del civico acquedotto nelle frazioni di Moltedo, Montegrazie e Sant’Agata dalle ore 22,00 alle ore 5,00 per tutti i giorni, a partire da questa sera fino alla fine della carenza di approvvigionamento idrico.
La misura è stata assunta per la grave criticità che interessa ad oggi l’acquedotto di Rezzo, che attualmente ha una produzione inferiore al 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e per consentire alle vasche di accumulo, secondo le previsioni dei tecnici di Rivieracqua, di recuperare la quantità d’acqua necessaria all’approvvigionamento giornaliero delle zone interessate dalla crisi idrica.
“La crisi che dobbiamo affrontare è una crisi annosa – ha spiegato ai nostri microfoni il sindaco Scajola – purtroppo sono molti anni che non si è fatto nulla per l’approvvigionamento idrico, per la tenuta dell’acqua, per la rete interessata da continue rotture. Il Roja regge ancora nonostante le difficoltà, il progetto del nuovo acquedotto è in corso: dobbiamo accelerare queste procedure, Rivieracqua deve essere più veloce per garantire l’inizio di questi lavori.
Ma c’è nel frattempo l’emergenza immediata: dobbiamo riattivare i pozzi che orami da molto tempo non sono più utilizzati, nei diversi rii e torrenti della nostra provincia. In particolare, c’è una crisi nel territorio dell’imperiese, dove la giara di Rezzo è in grave deficit: proprio in queste ore c’è stata un’ulteriore rottura importante nell’acquedotto di Rezzo. Abbiamo quindi parlato di manovre tecniche che andranno in corso attraverso ordinanze da questa sera alle 22 fino alle 5 di tutti i giorni, per permettere di avere le vasche che possono accumulare l’acqua per consentire l’utilizzo durante la giornata”.
Un invito, infine, a non creare allarmismi: “La rete ha delle regole, dei sistemi di pressioni – sottolinea Scajola – adesso levare l’acqua, dare dei divieti, oltre che creare disagi e dare danni economici, sarebbe assolutamente inutile sul territorio del centro città. Il problema è come fare arrivare l’acqua nelle zone più alte, quindi, nell’immediato con provvedimenti di chiusura, e poi andrebbe risolto con investimenti sulle condotte idriche della provincia. Facciamo tutto il possibile per coniugare minori disagi possibili per la popolazione, arrivo dei turisti e svegliare, finalmente, per fare i nuovi progetti perché nel futuro non si debbano ripetere queste situazioni”.