“L’aggravarsi dello stato di emergenza idrica comporta la necessità di adottare ulteriori provvedimenti limitativi dell’uso dell’acqua potabile”, esordisce Fabio Natta, sindaco di Cesio.
“Il comune di Cesio, consapevole che si prospettava una stagione difficile, aveva, già a inizio estate, vietato, con ordinanza, l’uso improprio dell’acqua potabile (annaffiatura giardini, lavaggio veicoli, riempimento vasche e piscine) e diverso da quello igienico e alimentare”, spiega il primo cittadino. “Dette limitazioni, l’impegno dei dipendenti comunali e degli amministratori, unitamente al senso civico della popolazione hanno, fino ad oggi, consentito la somministrazione di acqua potabile senza alcuna interruzione. Nel contempo la giunta ha continuato ad investire tutte le risorse (anche a scapito di altri capitoli di spesa) per il miglioramento e l’efficientamento della rete idrica, nel solco di un’azione amministrativa che, da decenni, pone il tema dell’acqua al primo posto tra le priorità”.
“Oggi – continua – in considerazione di una situazione a tutti ben nota, si ha contezza del rischio di dover procedere in futuro a misure più restrittive, quali le chiusure notturne già ampiamente adottate nel resto della provincia, e fino ad oggi, come detto in precedenza, evitate nel territorio comunale (Cesio, Arzeno, Cartari e Colle San Bartolomeo)”.
“Sempre al fine di prevenire più gravi situazioni si è reso quindi necessario provvedere alla chiusura di tutte le fontane pubbliche pur consapevoli del disagio che inevitabilmente si verrà a creare per i tanti utenti del territorio (pensiamo ad esempio ai ciclisti e agli escursionisti)”, annuncia Natta.
“Certi che gli sforzi dell’amministrazione e il senso di responsabilità della popolazione vengano riconosciuti e valorizzati, anche dagli organi istituzionali competenti, anche al fine di poter programmare un futuro più sicuro per un servizio che è vitale per tutti”, conclude.