“Le nostre attività, allo stato attuale, sono del tutto in perdita”. È forse questa la frase più significativa, e che offre il miglior quadro della complessa situazione, pronunciata negli studi di Riviera Time dal presidente provinciale di Fipe Confcommercio Enrico Calvi.
Chi sperava che l’aumento delle bollette fosse solo di passaggio sta rimanendo cocentemente deluso giorno dopo giorno e sono sempre di più le attività, anche nella nostra provincia, messe in ginocchio, quasi inermi di fronte a ciò che sta accadendo.
“Non solo non si vede una soluzione all’orizzonte, ma anzi vi è un perdurare nel tempo senza una fine certa – dice Calvi. È un problema che colpisce tutti: dai cittadini alle nostre attività che ovviamente sono energivore. Sono aumenti veramente spropositati rispetto alla nostra economia, si parla di vecchie bollette minimo triplicate”.
Dal presidente arrivano però anche parole di speranza con lo sguardo rivolto a possibili soluzioni alternative: “Un imprenditore non può arrendersi – sottolinea con voce ferma. Dobbiamo pensare alle nostre aziende, ai nostri dipendenti e a un futuro per le nostre famiglie. Certo è che la sfida, a questo punto, è davvero difficile.
Non possiamo più aspettare le risposte tardive, parlo di decenni, perché di politica economica energetica di questo Paese non se ne parla da tempi immemori, ora è invece il momento di risposte veloci. Non possiamo campare di aiuti tutta la vita ed è ovvio che ci saremmo aspettati un abbattimento dell’iva immediato dal 22 al 4%, ma ora serve soprattutto guardare avanti. Ci stiamo interfacciando con aziende a livello nazionale e studiando con interesse le comunità energetiche per pensare al futuro delle nostre aziende trovando di nuovo un equilibrio economico. Aumentare i prezzi non può essere una soluzione perché non potrebbero comunque essere soddisfatti i rispettivi aumenti di costi energetici e materie prime. Cerchiamo soluzioni innovative e differenti, ma auspichiamo anche risposte a livello istituzionale di veloce indirizzo”.