“Abbiamo implementato le agende per le prenotazioni dei vaccini in modo che entro il 30 maggio siano vaccinati tutti gli over80 che ne hanno diritto. Questa programmazione è stata fatta sulla base dei circa 21mila vaccini a settimana che pensiamo di ricevere: 19mila circa saranno destinati agli over80 e i restanti 2mila alla fase ‘1 allargata’ (ad esempio i sanitari liberi professionisti, ndr). Se dovessero arrivarne di più, siamo pronti a modificare la programmazione. Stiamo per somministrare oltre 150mila vaccini in 90 giorni, ovviamente proseguendo le altre attività come il tracciamento. Certamente si tratta della più grande campagna di vaccinazione mai svolta e per questo sono soddisfatto. È un lavoro titanico, organizzato secondo un sistema complesso che richiede pazienza e sangue freddo: non serve l’assalto alla scialuppa perché non c’è alcuna nave che affonda. Bisogna evitare l’accaparramento di posti che rischia duplicazioni e rende a tutti noi la vita più difficile. Il sistema funziona, abbiamo moltissime prenotazioni: i tempi non sono ulteriormente comprimibili senza cambiamenti nei tempi di consegna previsti dalla struttura commissariale”. Così il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti ha fatto il punto sulle vaccinazioni e sulle prenotazioni della fase 1 allargata dedicata agli over80 al di fuori delle Rsa, al termine della riunione della cabina di regia della sanità con Alisa, Liguria Digitale e i direttori generali di aziende sanitarie e ospedaliere.
“Abbiamo scelto di andare incontro alle esigenze dei territori – aggiunge Toti – con sedi diffuse e con la previsione di diversi canali per la somministrazione, tra cui anche le giornate vaccinali nei comuni: per questo sono normali anche alcune duplicazioni ad esempio di chi, pur risiedendo in uno di quei comuni, sceglie ugualmente di prenotarsi attraverso il portale informatico o il Cup o gli sportelli”. “La deadline del 30 maggio – spiega Toti – è ovviamente legata alle consegne dei vaccini, secondo date prestabilite, anzi presunte perché è già accaduto che siano slittate, in peggio. Ad oggi, la nuova programmazione, con una riduzione delle scorte al 15% in base alle indicazioni della struttura commissariale, prevede la consegna degli ultimi vaccini utili per gli ultra80enni nell’ultima settimana di maggio”.
Entro la giornata di oggi Asl3 aprirà nuove sedi vaccinali tra cui la Colletta di Arenzano e le aziende ospedaliere aumenteranno la propria capacità di somministrazione. “Mano a mano che le agende saranno allargate – afferma Toti – potranno crearsi situazioni apparentemente inique: una volta chiuso il ciclo di prenotazione e analizzate le discrepanze, avremo modo di riequilibrare eventuali significative ingiustizie. Quello che deve essere comunque chiaro a tutti è che comunque sia, entro fine maggio gli over80 liguri aventi diritto saranno vaccinati”.
Il presidente Toti ha ricordato che “gli anziani in carico alle loro Asl in quanto non deambulanti saranno contattati direttamente dall’azienda sanitaria dal 1° marzo in poi per essere vaccinati al domicilio. Coloro che invece hanno una temporanea incapacità di muoversi devono rivolgersi al proprio medico di medicina generale che comunicherà alla Asl di competenza la necessità di vaccinazione al domicilio. Invitiamo tutti a non farsi prendere dall’ansia, magari prenotando attraverso il numero verde dedicato per poi chiamare il proprio medico e magari presentarsi alla giornata vaccinale nel proprio comune: in questo modo avremmo 3 slot vaccinali occupati alla stessa persona. Il messaggio chiaro e forte è che nessuno rimarrà senza vaccino”.
Il subcommissario di Alisa con funzioni di direttore sanitario e responsabile Prevenzione Filippo Ansaldi ha spiegato che “occorre considerare il grande sforzo messo in campo per la fase 1 stretta (personale socio-sanitario e RSA) rappresentata da 60.142 soggetti che saranno vaccinati entro la metà di marzo. Le ultime dosi necessarie sono state consegnate questa settimana e sono necessarie 3-4 settimane per ultimare questa fase con la doppia somministrazione. A questi si stanno affiancando gli over80, che sono circa 170mila persone, con una adesione alla vaccinazione stimata intorno all’85%: per concludere la loro vaccinazione entro il 9 maggio avremmo dovuto somministrare circa 24mila dosi alla settimana ma sono diminuite le dosi in consegna e abbiamo dovuto riprogrammare, in relazione alla quantità di vaccini che prevediamo verrà consegnata. È uno sforzo importante: basti considerare, come metro di paragone, che i tre accessi obbligatori per le vaccinazioni nei primi anni di vita di un bambino sono circa 25mila.
Non bisogna confondere le agende con le dosi che vengono somministrate agli over 80: oltre al portale, al numero verde Cup e agli sportelli, abbiamo anche altri canali di accesso come ad esempio le giornate vaccinali nei piccoli comuni, gli anziani che vengono vaccinati in dimissione dagli ospedali e le vaccinazioni al domicilio.
Alle aziende sanitarie e ospedaliere è stato chiesto un enorme sforzo, tenuto conto che il contributo del personale arrivato dalla struttura commissariale ha un peso assolutamente relativo: in Asl 3 ad esempio risultano arrivati 8 medici. È bene ricordare che ci sarà un’operazione di recupero ogni volta che verranno aperti nuovi posti disponibili”, conclude Ansaldi.