La Procura di Genova ha avviato un’indagine nei confronti del Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e del suo capo di gabinetto, Matteo Cozzani, per sospetto di falsificazione dei dati Covid in Liguria durante la primavera del 2021. L’accusa è che abbiano manipolato le informazioni sulla diffusione del virus al fine di ottenere più dosi di vaccini dal Commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, per affrontare le crescenti richieste di somministrazione.
Secondo quanto emerso dalle indagini, in un’intercettazione Cozzani avrebbe dichiarato esplicitamente di aver alterato i dati, mentre il presidente Toti li aveva già ‘gonfiati’ autonomamente. Altre conversazioni intercettate dagli inquirenti sembrano confermare questa ipotesi, sebbene la Procura non escluda la possibilità di archiviare il caso in seguito alle dichiarazioni degli ex componenti della struttura commissariale governativa. Questi ultimi hanno chiarito di aver inviato i vaccini basandosi su propri criteri, piuttosto che sulle sole comunicazioni degli enti locali, anche se avevano manifestato perplessità riguardo ad alcuni disallineamenti nei dati.
Parallelamente all’indagine sulla gestione dei dati Covid, gli inquirenti stanno anche investigando su un potenziale scambio di favori tra Toti e alcuni titolari di laboratori privati. Si sospetta che questi laboratori, finanziatori della fondazione e dei comitati elettorali di Toti, abbiano ottenuto convenzioni o ampliato la loro presenza sul territorio regionale.
Le indagini sono state innescate dall’arresto domiciliare di Toti, Cozzani, dell’imprenditore Aldo Spinelli e dell’ex presidente del porto di Genova Paolo Emilio Signorini, accusati di corruzione in ambito portuale e di voto di scambio. Dalle oltre 9.000 pagine di allegati della misura cautelare emerge che uno dei principali aspetti investigativi riguarda proprio la manipolazione delle comunicazioni con Roma durante la fase critica della pandemia.
Nel marzo del 2021, periodo cruciale con alti tassi di contagi e mortalità, Toti annunciava l’obiettivo di aumentare le somministrazioni settimanali di vaccini, cercando di contrastare la carenza di dosi sul mercato. Le intercettazioni della Guardia di Finanza registrano conversazioni tra Toti, Cozzani, Filippo Ansaldi e Barbara Rebesco di Alisa, durante le quali si discuteva delle discrepanze segnalate da Roma nei dati forniti dalla Regione.
Il legale di Toti ha dichiarato che al momento non è stata presa alcuna decisione riguardo alle dimissioni del presidente della Regione. Tuttavia, gli inquirenti stanno ora focalizzando le loro indagini sul tema della pandemia, aprendo un nuovo fronte di indagine.