“I dati europei ci dicono che l’Italia sta bruciando quasi il 10% della sua ricchezza. Debito pubblico e deficit stanno schizzando alle stelle, ma quei soldi non arrivano ai cittadini per la troppa burocrazia. Come se una famiglia facesse un mutuo ma anziché comprare una casa tenesse i soldi fermi pagando la rata alla banca! Il Decreto Aprile è diventato il Decreto Maggio… anzi… ormai direi metà Maggio!”
Con queste parole inizia il messaggio del presidente della Liguria, Giovanni Toti, con il quale chiede al premier Conte di lasciare l’opportunità alle regioni di riaprire seconde le tempistiche e le modalità più consone al territorio.
“Siamo seri e rimbocchiamoci le maniche: la Cancelliera Merkel stamani ha dato alle Regioni tedesche il compito di riaprire come ritengono opportuno nei loro territori. La Francia sta riaprendo, l’Inghilterra, messa molto peggio di noi, sta riaprendo, Israele ha già riaperto, la Svezia non ha mai chiuso. E in molti Paesi riaprono anche le scuole. Sono tutti matti? Io non credo, credo invece che sappiano benissimo che se non ripartiamo la crisi sarà peggio del virus. E non ci saranno mai soldi per tutti: al di là delle stravaganti promesse di sussidi, gli italiani se ne sono già accorti.”
“Come Regioni chiediamo al Governo di ripartire e il potere di farlo secondo i bisogni dei territori. Finiamola con questo tira e molla: Il Premier Conte cambi le leggi e noi Regioni siamo pronte. La Liguria è stata la prima a chiudere e ora non può più aspettare,” conclude Toti.