Un’apposita riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per coordinare i controlli nelle prossime ferie pasquali. È questa la soluzione che potrebbe essere adottata nelle prossime ore in provincia di Imperia per far fronte, comune, contro i possibili arrivi in barba alle restrizioni anticontagio da coronavirus. Ad annunciarlo è il questore di Imperia Pietro Milone intervistato da Riviera Time.
Il weekend di Pasqua desta infatti un po’ di preoccupazione tra gli amministratori locali che, complici le notizie degli ultimi giorni sulle diminuzioni delle curve di contagio, temono soprattutto l’arrivo in riviera dei proprietari di seconde case. In tal senso però il questore rassicura: “Qualunque strada facciano troveranno qualcuno”.
Signor questore il weekend pasquale si avvicina, come organizzerete i controlli?
“Chiaramente ci siamo sentiti con il prefetto. Penso che faremo una riunione del Comitato di ordine e sicurezza pubblica per le vacanze pasquali. Sicuramente metteremo in campo, quanto prima, una serie di controlli ancor più stringenti tesi a scongiurare il possibile arrivo nelle seconde case.
Sull’autostrada ci sono telecamere, telepass, caselli d’entrata e d’uscita e l’eccellente lavoro della Polizia Stradale – prosegue. La stessa cosa vale però per i treni e per tutte le altre strade perché su qualunque di queste troveranno qualcuno per il controllo“.
Come si sono svolti i controlli finora? C’è stata una zona maggiormente interessata?
“Soltanto ieri abbiamo riscontrato 19 contravvenzioni. C’è stato un focus su Sanremo perché avevamo ricevuto diverse segnalazioni e c’era stata un po’di disobbedienza che, dalle ultime immagini ricevute, sembra essere rientrata. In generale però abbiamo controllato tutte le città della provincia senza distinzioni e con l’ausilio, ovviamente, delle Polizie Locali e dei Carabinieri nei luoghi che hanno le stazioni”.
Da questore qual è il suo appello alla cittadinanza?
“L’appello è quello di osservare le disposizioni date dalla Presidenza del Consiglio. In questo momento bisogna tirare fuori il senso civico che c’è in ognuno di noi, la nostra libertà finisce dove inizia quella degli altri. Questo è drammaticamente vero adesso. Restare a cas e uscire esclusivamente per quanto è consentito dalle misure in modo da mettere così argine a questo virus. Se la gente trasgredisse sarebbe logicamente un problema perché se cascassimo dovremmo ricominciare da capo”.