L’ha annunciato il premier Giuseppe Conte questa sera durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi.
“Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con: ‘io sto a casa’,” ha dichiarato.
Non ci saranno quindi più zone rosse, arancioni e verdi. L’intera Italia sarà “zona protetta” andando così verso quella omogenizzazione delle normative che ci si aspettava da diversi giorni.
Stop a tutti gli spostamenti sul territorio nazionale se non per comprovata necessità: per lavoro ad esempio o per ricevere cure. Stop a scuola e università almeno fino al 3 aprile. Stop allo sport, ai campionati e divieto di assembramenti in luoghi pubblici o privati.
Rimangono però attivi i servizi di trasporto pubblico per non bloccare l’economia e permettere alle persone di raggiungere il proprio posto di lavoro.
“Non c’è più tempo,” ha dichiarato Conte durante il punto stampa. “I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi, delle persone ricoverate in terapia intensiva e anche delle persone decedute,” ha proseguito.
Per quanto riguarda le altre disposizione i bar e i ristoranti dovranno chiudere alle 18. I gestori dovranno garantire la distanza minima di un metro tra i clienti. Pub, discoteche e locali del genere volti all’aggregazione resteranno chiusi. Stop agli eventi sportivi, piscine e palestre chiuse.
Stop a tutti gli eventi pubblici e privati. Stop alle messe e alle celebrazioni religiose, compreso i funerali, ma le chiese resteranno comunque aperte. Dovranno però essere evitati gli assembramenti di persone.