Riviera Time ha oggi fatto il punto della situazione con il sindaco di Imperia, Claudio Scajola.
Il primo cittadino ha rivolto un commovente pensiero al consigliere Claudio Ghiglione, alla sua famiglia e a tutte le altre vittime del Covid-19: oltre 13mila in tutta Italia, circa 40 nella sola città di Imperia.
“Il nostro amico Claudio Ghiglione – afferma il sindaco – era un uomo sempre positivo, sempre con il sorriso. Martedì, davanti al Comune, con la fascia tricolore, ho voluto rappresentare la vicinanza a tutti coloro che sono morti. Un pensiero a loro che diventano quasi dei morti ‘sconosciuti’, perché non c’è l’affetto riversato con la presenza dei cari nel momento dell’addio. Sono gli stessi che muoiono da soli, senza stringere la mano. È qualcosa che sconvolge e che deve toccare la coscienza di tutti. La cerimonia di martedì è terminata con l’Inno di Mameli che vuole essere un inno alla vita: un riconoscimento a tutto il personale infermieristico e a tutte quelle persone che tengono aperti i servizi necessari.”
A preoccupare fortemente, oltre ovviamente l’emergenza sanitaria, è anche la stabilità economica di molte famiglie. Imperia ha deciso di distribuire il denaro ricevuto dal Governo con dei contributi compresi tra i 200 e i 400 euro in contanti a famiglia. Spendibili quindi dove si vuole. Per farne richiesta è sufficiente telefonare ai numeri 0183 701311 o 0183 701401 e risponde alle domande di un assistente sociale che assegnerà l’importo a seconda delle esigenze. Il ritiro della somma viene prevede la firma di un’autocertificazione con la quale si confermano le informazioni date telefonicamente.
Una modalità sicuramente coraggiosa di cui il sindaco ci ha spiegato la filosofia.
“Mi fido degli imperiesi. E poiché mi fido degli imperiesi che sono in difficoltà gli diamo subito dei soldi. Non una grande cifra, ma quella che permette per tre settimane di dare un aiuto di cui si può usufruire subito e dove si vuole. Abbiamo eliminato un carico di burocrazia e di lavoro. Nella prima giornata abbiamo elargito un totale di 25mila euro. Vuol dire che c’è un grande bisogno, ma anche che queste persone hanno già i soldi in mano.”
Difficile capire quando usciremo dall’emergenza e quando torneremo a una vita normale. È necessario però guardare al futuro e programmare in modo tale da ripartire il prima possibile nel momento stesso in cui questa crisi terminerà.
Come si è quindi organizzato il Comune e di cosa avrà bisogno Imperia per risollevarsi?
“Imperia ha messo in cantiere un’enormità di opere pubbliche. Alcuni cantieri già partiti, altri in procinto. Lavori che hanno però subito le difficoltà delle normative: diverse imprese di fuori non possono spostarsi nel nostro territorio. Quelle della zona hanno difficoltà per l’approvvigionamento dei materiali. Per chi riesce a lavorare abbiamo fatto sì che ci siano tutte le condizioni di tutela della salute. Abbiamo poi organizzato la macchina comunale in modo da portarci avanti. Ieri sono state, ad esempio, liquidati a molte imprese oltre 1,5 milioni di euro. Stiamo portando avanti la parte burocratica e procedurale per poi partire immediatamente appena possibile.”
“Sul piano delle prospettive – conclude Scajola – la nostra è un’economia che si basa sul turismo. Stiamo rivisitando il bilancio e ci auguriamo che l’intervento dello Stato stanzi nelle prossime ore cifre consistenti per i Comuni, celeri per andare incontro ai bisogno dei cittadini.”
L’intervista integrale è visibile nel video-servizio a inizio articolo.