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Per l’intervista di oggi abbiamo raggiunto via Skype l’ex sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano, oggi consigliere di opposizione nella città di confine e consigliere provinciale.

Ioculano aveva, qualche giorno fa, annunciato a Riviera Time, il suo interessamento rispetto la possibilità di includere il telelavoro per i frontalieri nell’accordo del 1982 tra l’Italia e Monaco. In via straordinaria, data l’emergenza coronavirus, il Principato ha permesso a diversi italiani di lavorare da casa, ma rimane una modalità non normata e che potrebbe trasformarsi in un’opportunità anche per il futuro.

Abbiamo approfittato di questa intervista per parlare in generale dei disagi dei frontalieri e della situazione nella città di confine.

“I frontalieri in questi giorni stanno vivendo una situazione un po’ particolare, come tutti noi, ma i disagi sono amplificati. Chi oggi lavora a Monaco, per esempio, deve avere tre autocertificazioni: quella italiana, quella francese e quella monegasca. I controlli sono continui e alla frontiera si creano lunghe code,” ha spiegato Ioculano.

Per quanto riguarda Ventimiglia ha affermato: “Sconteremo a fatica una ripresa. La città vive principalmente del commercio e del turismo francese. Ci vorrà tempo per riprenderci.”

Sul ritardo di alcune nazioni europee, compreso quella francese, nell’adottare le misure di contenimento dei contagi ha aggiunto: “Il problema di questa Unione Europea è che decidono gli stati e non, ad esempio, i nostri parlamentari europei. Ci siamo quindi trovati difronte a una situazione in cui l’Italia adottava un sistema secondo me giusto e dall’altra parte stati che hanno inizialmente sottovalutato la situazione e preso misure tardive.”

Nell’intervista l’ex primo cittadino parla anche delle scelte fatte in queste settimane dal governo giallo-rosso e del decreto “Cura Italia”. Su quest’ultimo ha dichiarato: “Si tratta di una prima risposta. I 25 miliardi messi in campo non sono chiaramente sufficienti. È però una boccata di ossigeno per tante categorie di lavoratori che fino ad ora erano sempre state escluse da ogni tipo di provvedimento. Ad ogni modo non si tratta tanto di vedere cosa farà il governo italiano; qua c’è bisogno di una risposta complessiva come complessivo è il problema. Abbiamo sentito tutti i leader europei dare disponibilità a grande liquidità e a misure utili dal punto di vista economico. Sarà questo senz’altro il percorso da seguire.”

Il consigliere Iocolano ha ringraziato inoltre il personale sanitario e tutte le persone che lavorano in prima linea per affrontare questa emergenza.