“Abbiamo notizie realmente positive. Oggi ci sono 3103 persone positive al Covid-19 in Liguria, 185 in più rispetto a ieri, ma logicamente sono numeri che risentono dei circa mille tamponi fatti oggi. Sono al domicilio 1350 persone (176 più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 460 (48 più di ieri). Il vero dato positivo è che abbiamo 39 ospedalizzati in meno rispetto a quanti ne avessimo ieri, ed è la prima volta che accade da diverse settimane. È un numero che va preso con le pinze, ma segna il fatto che siamo arrivati a quel culmine che ci dicono i nostri epidemiologici. Da oggi ci aspettiamo che il numero resti stabile e nel tempo continui a scendere”. Questo l’inizio del punto stampa serale del governatore Giovanni Toti sull’emergenza coronavirus.
“Le vittime purtroppo ci sono ancora, sono 32 anche oggi, nonostante la giornata ‘positiva’ – ha proseguito il presidente. Diminuisce la pressione sui nostri ospedali, soprattutto su villa Scassi. Sostanzialmente i dati sono piuttosto positivi, questo non vuol dire che siamo fuori dal tunnel, ma al suo apice. Abbiamo raggiunto la soglia dei mille tamponi e continuiamo a crescere, oggi sono partiti anche i test sierologici per le Rsa. Si sta rodando sempre di più anche l’assistenza per chi sta facendo il coronavirus a casa.
L’altra notizia di oggi è la diffusione di una lettera del commissario nazionale circa l’inadeguatezza di alcuni dispositivi inviati e questo ci lascia attoniti. Ma nonostante ciò grazie al lavoro della Regione, alle donazioni e quant’altro non vi è a oggi emergenza di mascherine in Liguria. Di Ffp2 ce ne sono abbastanza per i presidi ospedalieri e vengono inviate con regolarità. Non è così per camici e tute che rimangono un tappo, ma speriamo di riuscire a uscire a breve dalla stretta. Per le misure prorogate fino a dopo la Pasqua – conclude Toti, Regione Liguria ovviamente continuerà ad applicarle come fatto fino a oggi”.