Stanno sorgendo nelle ultime ore dubbi su chi debba comunicare obbligatoriamente al Dipartimento di prevenzione (chiamando il 112) il transito o la permanenza negli ultimi giorni in aree dove è presente il coronavirus.
Sull’ordinanza regionale si legge: “È fatto obbligo a tutti gli individui che, negli ultimi 14 giorni abbiano fatto ingresso in Liguria dalle aree oggetto di provvedimenti restrittivi da parte delle Autorità sanitarie delle regioni di pertinenza, dalle aree della Cina interessate dall’epidemia ovvero dalle altre aree del mondo di conclamato contagio, di comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria territorialmente competente.”
Per fare chiarezza nello specifico delle aree in questione è doveroso segnalare il decreto legge del governo:
“In attuazione dell’art. 3, comma 1, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, e per le finalità di cui al medesimo articolo, gli individui che dal 1° febbraio 2020 sono transitati ed hanno sostato nei comuni di cui all’allegato 1 al presente decreto sono obbligati a comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, ai fini dell’adozione, da parte dell’autorità sanitaria competente, di ogni misura necessaria, ivi compresa la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.”
Ecco la lista dei comuni interessati riportata nel decreto legge:
Comuni interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio.
Nella Regione Lombardia:
a) Bertonico;
b) Casalpusterlengo;
c) Castelgerundo;
d) Castiglione D’Adda;
e) Codogno;
f) Fombio;
g) Maleo;
h) San Fiorano;
i) Somaglia;
j) Terranova dei Passerini.
Nella Regione Veneto:
a) Vò.
Salvo ulteriori aggiornamenti, questa è la lista ufficiale a cui si aggiunge l’eventuale rientro in Italia dalla Cina.
Ciò non esclude la possibilità di contattare l’Asl di riferimento (sempre chiamando il 112) per chi presenta eventuali sintomi e proviene in generale dalle regioni in cui è certo il contagio: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Trentino Alto Adige e Lazio.
Si raccomanda di non presentarsi in Pronto Soccorso, per evitare ulteriori eventuali contagi, ma di chiamare il 112 così da attivare il protocollo di intervento.