In riferimento al comunicato stampa a firma delle tre sigle sindacali CGIL-CISL-UIL, pubblicato il 2 maggio sulle testate online e oggi sui quotidiani, l’ASL1 interviene come di seguito:
L’Azienda ribadisce di aver adottato, sin dall’inizio dell’emergenza, una riorganizzazione degli stabilimenti ospedalieri al fine di offrire la massima garanzia sia alla sicurezza dei pazienti che degli operatori, sempre in ottica dell’efficacia delle cure. Nell’articolo contestato dalle OO.SS. è stato illustrato l’approccio strategico adottato per limitare al massimo la possibilità che gli ambienti ospedalieri potessero essere infettati. Si è quindi descritta l’organizzazione che ha avuto quale intento quello di preservare “aree pulite” da quei pazienti non solo conclamatamente malati COVID-19, ma anche da quelli che presentavano sintomi più subdoli. Qui si inserisce la scelta di realizzare zone filtro – stravolgendo l’assetto degli ospedali per attuare quanto richiamato. Tale approccio organizzativo strategico, che ha portato alla definizione dell’ospedale di Sanremo quale centro unico per la gestione di pazienti COVID-19 (stante la propria strutturazione a padiglioni), ha consentito di limitare al massimo, su Imperia e Bordighera, il contagio che, tuttavia si è verificato, con alcuni casi di positivi ed ha comportato l’adozione di tutte le misure contenute nei protocolli di sicurezza fissati dal Ministero della Salute e da A.Li.Sa. (tamponi, test sierologici, ecc..) nonché il trasferimento immediato di questi pazienti all’ospedale dedicato di Sanremo.
Per quanto riguarda invece la richiesta dell’indennità di malattie infettive da parte delle tre sigle sindacali, contenuta nell’articolo, l’Azienda, proprio perché non ha mai negato l’enorme impegno del personale nel garantire l’assistenza in questo difficile periodo, già da tempo aveva preso posizione favorevole rispetto a tale riconoscimento per i nuovi reparti realizzati e destinati a rispondere all’emergenza COVID-19. Inoltre, come noto, la Regione ha già manifestato pubblicamente l’intenzione di riconoscere eventuali ulteriori forme incentivanti al personale per l’impegno profuso nella gestione dell’emergenza, ed in tal senso l’ASL1 ha già aderito alla richieste regionali.
Quindi, le questioni vanno poste su piani differenti: pieno accordo da parte dell’Azienda a trovare adeguati sistemi di riconoscimento per l’enorme impegno profuso da parte del personale, ma occorre chiarezza nei messaggi indirizzati ai dipendenti e all’opinione pubblica su quella che è stata ed è la strategia aziendale per affrontare la pandemia, risposta che si ripete è stata tempestiva ed efficace. Non a caso, nell’ospedale di Sanremo, non si è mai giunti alla saturazione totale dei posti letto e si è quindi potuto garantire una adeguata assistenza a tutti i cittadini, e ciò anche rispetto ai posti letto di terapia intensiva.