Dopo aver dato lettura, come di consueto, dei numeri odierni dell’emergenza coronavirus in Liguria il governatore Giovanni Toti ha detto: “Abbiamo 130 terapie intensive libere, con un terzo soltanto occupate. Cala il numero degli ospedalizzati che sono circa la metà rispetto al momento di picco e anche i dati dei guariti cominciano ad avere una loro dimensione importante. I decessi oggi sono 11, la curva fortunatamente si è molto appiattita”.
“Oggi ho incontrato in via remota i sindaci dei municipi di Genova e i rappresentanti del savonese – ha proseguito Toti. Abbiamo spiegato le nostre ordinanze, che riteniamo legittime, e che nel fine settimana ci adegueremo a livello normativo con il nuovo dpcm del Governo aggiunto alle nostre ordinanze.
Questa mattina poi in conferenza delle regioni abbiamo rivendicato il diritto dovere delle regioni di fare proprie misure. Una linea condivisa da tutti i governatori di qualsiasi colore politico e da Nord a Sud. Quasi tutte le regioni hanno fatto proprie ordinanze diverse da quella del premier Conte.
Ho incontrato anche alcune categorie economiche con le quali abbiamo parlato di fase 2, in particolare del turismo. Infine ho parlato con il ministro Speranza per le ‘famose’ spie di controllo sullo sviluppo epidemiologico. Domani ci riuniremo di nuovo in conferenza delle regioni. Ci auguriamo che lo schema di riapertura possa proseguire, anzi accellerare”.
Importante anche quanto annunciato dall’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone: “Da mercoledì 6 maggio i cittadini residenti in Liguria potranno ritirare confezioni con due mascherine dalle farmacie con il proprio codice fiscale. Stiamo lavorando sull’adattamento della nostra ordinanza, tra le attività che pensiamo di aprire dal 4 c’è quella di poter fare la spesa in qualsiasi esercizio commerciale della propria provincia per i liguri“.