“La Giunta regionale è al lavoro da quando è scattata l’emergenza per dare una risposta forte e chiara all’esigenza di dotazione informatica per la didattica agli studenti liguri. È imminente l’approvazione di un bando Fse, elaborato con la vicepresidente Viale (e che dopo l’approvazione sarà illustrato nel dettaglio) e che raddoppierà le risorse stanziate dal ministero dell’Istruzione, nella consapevolezza che i finanziamenti nazionale per la didattica non coprano tutto il fabbisogno ligure”.
Questa la precisazione dell’assessore all’Istruzione Ilaria Cavo, nell’ambito della III commissione odierna e ribadito a seguito dei comunicati stampa odierni di Movimento 5 stelle e Pd. In particolare, circa l’obiezione del Pd di prevedere finanziamenti alla scuole e non alle famiglie Cavo afferma: “Il bando regionale finanzierà voucher alle famiglie. Questa è la strada scelta insieme all’assessore Viale e che vogliamo percorrere: vogliamo andare incontro alle famiglie, a quelle più in difficoltà, a coloro che non hanno strumentazione o traffico dati per i loro figli. Non ci sovrapporremo alle misure del ministero e abbiamo fiducia nelle famiglie: sapranno utilizzare i voucher al meglio nell’interesse dei loro ragazzi”.
Per quanto riguarda il sostegno alle scuole paritarie, “saranno previsti voucher, nell’imminente bando, anche per le famiglie con figli iscritti alle paritarie – precisa Cavo – Come Giunta abbiamo dimostrato da sempre attenzione all’istruzione paritaria, raddoppiando, in 4 anni, le borse di studio per le iscrizioni; adesso abbiamo presentato emendamenti in Conferenza Unificata Stato Regioni per l’istituzione di un fondo a sostegno delle scuole paritarie di ogni ordine e grado e, in particolare, di una ‘quota bambino’ come sostegno agli asili nido e alle scuole di infanzia, oltre a un emendamento per la detraibilità delle rette sostenute dalle famiglie che hanno scelto la scuola paritaria per i loro figli: si tratta di emendamenti correttivi al decreto legge 18/2020 emanato dal Governo espressione di quel Pd che a livello regionale incalza con comunicati chiedendo provvedimenti ma che, a livello nazionale, per questo settore, non aveva previsto misure e interventi” .