Nella seduta odierna del Consiglio regionale ligure si è discussa anche la mozione 1, presentata da Gianni Pastorino (Linea Condivisa), che impegna la giunta a trasmettere, “il sostegno del Consiglio Regionale della Liguria all’approvazione della proposta di legge in materia di violenza o discriminazione per motivi di sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere con la predisposizione di politiche attive dedicate (proposta di legge “Zan”), in discussione presso il Parlamento italiano in queste settimane”.
Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno), a nome di tutto il gruppo, ha chiesto di sottoscrivere la mozione e ha ricordato il suo impegno in questo senso in qualità di sindaco di Ventimiglia; Mabel Riolfo (Lega Liguria-Salvini) ha ribadito le perplessità del gruppo, già espresse anche a livello parlamentare, in quanto la proposta di legge appare discriminante perché non include altre categorie altrettanto vulnerabili e disagiate e ha citato poveri, deboli e soggetti psicologicamente fragili non dichiarati disabili ecc. Secondo il consigliere, dunque, la proposta di legge andrebbe contro ad alcuni principi della Costituzione; Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha dichiarato la propria condivisione del documento rispetto alla tutela della sessualità e all’affermazione della propria identità di genere; Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha ribadito la condivisione del gruppo alla mozione e la necessità di superare stereotipi ancora persistenti; Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha denunciato l’arretratezza dell’Italia su questi temi e, in qualità di presidente della Commissione Pari opportunità , ha garantito che il tema verrà portato avanti nel corso della legislatura; Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha sottolineato la necessità che gli interventi normativi e anche educativi tengano conto della complessità della società ; Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha sottolineato la necessità di superare le attuali discriminazioni e ha rilevato che la proposta di legge difende scelte di libertà e di autonomia nei diversi percorsi di vita.
L’assessore alle Pari opportunitĂ Simona Ferro ha sottolineato che lo Statuto della Regione si fonda sui principi di libertĂ , sussidiarietĂ , pluralismo, democrazia, uguaglianza fra uomo e donna, giustizia e solidarietĂ e che l’azione del governo regionale si è sempre impegnata per attuare le pari opportunitĂ e contro la discriminazione sessuale sia attraverso modalitĂ organizzative e scelte amministrative e ha illustrato, nel dettaglio, gli interventi normativi regionali giĂ attuati. “Alla luce di quanto esposto – ha concluso – non si ritiene necessaria l’approvazione della proposta di legge oggetto della mozione in quanto l’amministrazione regionale ha giĂ adeguate disposizioni in materia”.