Consiglio comunale ‘caldo’ ieri a Imperia, che ha visto come punti centrali l’approvazione del bilancio di previsione finanziario 2024/2026, il Porto Turistico e la decadenza delle concessioni produttive su aree demaniali.
Su questi argomenti è intervenuto il gruppo consiliare Imperia senza Padroni – Indipendenza.
Approvazione del bilancio
“Il Gruppo Consiliare Imperia senza Padroni – Indipendenza ha partecipato attivamente alla discussione sull’approvazione del Bilancio di Previsione Finanziario durante la recente seduta del Consiglio Comunale, evidenziando alcuni aspetti cruciali relativi ai criteri che guidano la redazione del bilancio stesso. Durante il nostro intervento, è stato ribadito l’importanza di adottare principi fondamentali quali competenza, veridicità e congruità delle spese, sottolineando la necessità di applicare prudenza e lungimiranza nella gestione finanziaria. Nel corso degli anni, abbiamo notato un preoccupante calo degli stanziamenti per le manutenzioni, aspetto critico considerando che l’attività amministrativa nella costruzione di opere pubbliche non si limita al mero completamento, ma deve garantire la durabilità nel tempo e la funzionalità delle stesse. Un punto di attenzione è stato il significativo aumento delle previsioni di incassi derivanti dalle sanzioni al Codice della Strada. A questo proposito, abbiamo ricordato l’importanza dell’art. 208 del Codice della Strada, che sottolinea la necessità di reinvestire i proventi nella manutenzione e nella sicurezza stradale. Tuttavia, abbiamo esposto la nostra preoccupazione riguardo al fatto che l’importo di poco più di 500.000 euro stanziato per il prossimo triennio sembra insufficiente per affrontare adeguatamente la questione del rifacimento stradale della città. Il Consigliere Luciano Zarbano ha inoltre evidenziato la crescente pressione fiscale a cui sono sottoposti i cittadini imperiesi. Le aliquote delle tasse dirette, tra cui IMU/TASI, TARI, Addizionale Comunale IRPEF, COSAP/TOSAP, Imposta di Soggiorno, Imposta Pubblicitaria, sono già al massimo consentito. È importante considerare anche gli altri oneri a carico dei cittadini, come quelli legati ai parcheggi, all’uso della biblioteca e agli impianti sportivi.
In conclusione, il Gruppo Consiliare Imperia senza Padroni – Indipendenza propone un approccio responsabile nella gestione finanziaria del Comune, invitando ad una maggiore attenzione e revisione delle priorità per garantire il benessere della comunità senza gravare eccessivamente sui cittadini”.
Approvazione della proposta di deliberazione riguardante le concessioni demaniali a destinazione produttiva e commerciale
“Il Gruppo Consiliare Imperia senza Padroni – Indipendenza, ritiene fondamentale esprimere alcune considerazioni costruttive in merito alla proposta di deliberazione concernente le concessioni demaniali a destinazione produttiva e commerciale. Innanzitutto è doveroso sottolineare l’importanza della discussione su un tema così cruciale per la nostra comunità. Tuttavia, nel manifestare la nostra posizione, desideriamo evidenziare alcune preoccupazioni relative alla scelta dell’Amministrazione di procedere allo sgombro delle aree in concessione, senza attendere le linee guida del Governo nazionale in merito alla direttiva Bolkestein, nata nel 2006, che nonostante il notevole lasso di tempo trascorso, ad oggi il Governo nazionale non ha fornito chiare regole di ingaggio in merito alla suddetta direttiva. Riteniamo che prendere decisioni prima che vengano emanate tali linee guida potrebbe esporre il Comune a potenziali contenziosi e, ancor più importante, potrebbe causare danni ai concessionari coinvolti e alle loro famiglie. Pertanto, suggeriamo al Comune di adottare una politica di attesa, tenendo in debita considerazione anche l’art. 45 bis del Codice della Navigazione, che consente al Comune di affidare direttamente le concessioni. Questa possibilità, oltre a rispettare le normative vigenti, permetterebbe anche di tutelare i lavoratori del settore, fornendo loro sicurezza e stabilità occupazionale. Invitiamo il Comune a valutare attentamente questa opzione, in attesa di decisioni più chiare e specifiche da parte del Governo nazionale.
È importante sottolineare che nella notte del 16 gennaio scorso, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha inviato una lettera a Bruxelles, poiché erano in scadenza i 60 giorni per rispondere alle infrazioni comminate dall’Unione Europea. Questo ulteriore sviluppo richiede una riflessione approfondita da parte del Comune, considerando che politiche attendiste sono state adottate con successo anche da altri comuni liguri.
In conclusione, invitiamo il Comune a valutare attentamente la situazione, scegliendo una politica prudente e attendista che rispetti le leggi vigenti e tuteli al meglio gli interessi della comunità e degli attori coinvolti”.