Inizierà dopodomani, venerdì 1 febbraio, il nuovo sistema di raccolta rifiuti porta a porta a Imperia. L’obiettivo del Comune è di raggiungere, dopo solo un mese, il 65% di differenziata. A due giorni dalla partenza del servizio però, sono ancora molte le problematiche organizzative irrisolte. Oltre a questo, la preoccupazione per l’imminente avvio ha spinto molti cittadini a riempire di rifiuti le isole ecologiche presenti in città e a recarsi in massa presso i punti di ritiro del kit, che fino a qualche giorno fa erano stati ritirati solamente dalla metà degli utenti.
Per capire meglio la situazione, nei giorni scorsi Riviera Time ha intervistato diversi cittadini e commercianti, che hanno evidenziato alcune problematiche comuni: scarsa informazione sui metodi di raccolta e conferimento, mancata consegna dei kit agli esercizi commerciali, mancanza di spazi, soprattutto nel centro storico, per posizionare i bidoni, dubbi sulle responsabilità dei singoli mastelli.
L’idea generale è che il servizio sia partito in maniera un po’ affrettata.
“È una cosa che si doveva fare, dobbiamo rendere la città più pulita e più ordinata, dobbiamo di evitare di pagare due milioni di penali perché non si raggiunge la percentuale prevista dalla legge della raccolta differenziata” spiega il sindaco Claudio Scajola. “Ci sarà qualche problema iniziale che pian piano si risolverà, è un percorso che si deve svolgere, ci vuole la collaborazione di tutti. Credo che debbano collaborare un po’ di più gli amministratori di condomini perché sono loro che possono sapere, dalle loro assemblee, quali sono i luoghi migliori per conferire”.
Nei giorni scorsi Riviera Time ha intervistato alcuni dei principali amministratori di condominio della città, i quali chiedevano al Comune e alla Teknoservice una proroga sui tempi. Oltre alla preoccupazione per una partenza a grande scala su tutto il territorio comunale, gli amministratori lamentavano il ritardo nella produzione e consegna delle chiavi, facendo sì che per il primo mese i cassonetti condominiali rimangano aperti perché privi di serrature. Inoltre, stando a quanto dichiarato un paio di settimane fa dagli amministratori, gli incontri avvenuti tra il Comune, la ditta e gli amministratori immobiliari, erano stati solamente un paio e ottenuti dietro loro richiesta. Solamente da metà gennaio poi, sono cominciati gli incontri informativi tra la popolazione e i responsabili della Teknoservice.
“Quando si parte si parte” commenta Scajola. “Noi abbiamo preso questa decisione il 14 di agosto, quindi sono passati 7 mesi: lo sapevano tutti, lo sanno tutti, chi doveva organizzarsi ha avuto tutto il tempo per organizzarsi. Le proroghe sono un sistema che non mi è mai piaciuto, ci devono essere delle date, si devono rispettare. Ognuno faccia la sua parte. Non posso pensare che i cittadini imperiesi siano incivili e che siano civili invece quelli di Savona, o quelli di tante altre città”.
Anche noi di Riviera Time siamo certi che gli imperiesi non siano più maleducati dei cittadini di altre città. Certo è, però, che bisogna dotarsi di un sistema chiaro e semplice per permettere a tutti di svolgere una corretta raccolta differenziata senza eccessivi disagi. La confusione di questi giorni, dovuta ad una eccessiva fretta e ad una macchina organizzativa forse da rivedere, non è sicuramente un buon segnale.
Incrociamo le dita.