Ceriana non è “solo” il paese del canto, delle laude o delle chiese, ma è anche il “borgo delle confraternite“, vive dal XIV secolo ad oggi. Al vertice vi si trovano il Priore e il Sottopriore, che incarnano il gruppo di appartenenza in tutte le ricorrenze: il 2 luglio per la Madonna della Visitazione, il 29 luglio per Santa Marta, la terza domenica di settembre per la Madonna Addolorata e il 25 novembre per Santa Caterina d’Alessandria.
I colori delle Confraternite sono quattro e ricalcano quelli delle mantelline: Rossi, Azzurri, Neri e Verdi. La più antica è quella dei Rossi di Santa Caterina, risalente al 1340, seguita dai Verdi e dagli Azzurri all’incirca del 1450. Lo spirito di solidarietà, di collaborazione, di intesa e di antichi rituali trova il culmine nelle celebrazioni religiose ma si connota anche di accenti profani, con l’elogio al gusto sovrano della tradizione. Ad esempio nella sagra della salciccia vengono allestititi diversi stand e punti ristoro con l’esaltazione delle antiche ricette.
Noi di Riviera Time abbiamo intervistato la confraternita dei Rossi che ha sede nell’Oratorio di Santa Caterina. Come ci spiegano gli stessi risultano di grande pregio l’altare maggiore di Mazzetti, Manni e Groppi, e la statua processionale della Santa contornata da quattro putti, scolpita nel 1867 da Filippo Ghersi.
Invece la Confraternita dei Verdi ha sede nell’Oratorio di Santa Marta, quella dei Neri in piazza Sant’Andrea e quella degli azzurri nell’Oratorio della Visitazione.