La Confesercenti provinciale continua a monitorare la situazione riguardante gli aumenti tariffari del servizio idrico per tutti gli utenti del territorio servito da Rivieracqua. “Siamo molto preoccupati per l’impatto di questi aumenti sui cittadini”, ha dichiarato l’associazione di categoria.
La recente sentenza dell’8 agosto del Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria ha dichiarato inammissibile il ricorso contro il commissario ad acta presso la Provincia di Imperia, relativo all’esercizio delle funzioni di ente di governo dell’ATO Ovest per il servizio idrico integrato. Il TAR ha spiegato che il provvedimento è di carattere “meramente endoprocedimentale” e non lesivo. “Ciò significa che non stiamo parlando di decisioni definitive”, ha aggiunto il portavoce, “ma solo di proposte tariffarie”.
Secondo il TAR, l’Ente di Gestione dell’Ambito Territoriale Ottimale ha il compito di redigere il piano economico-finanziario e deve trasmettere la procedura ad ARERA – Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas – per l’approvazione definitiva. “Quindi, i provvedimenti impugnati non sono altro che proposte”, ha sottolineato Confesercenti. “Il vero potere di approvare le tariffe spetta ad ARERA, che al momento non ha ancora preso una decisione”.
“La nostra battaglia – dichiara Ino Bonello, presidente provinciale – non è ancora terminata, e oggi abbiamo sollecitato l’arbitro ARERA affinché possa esprimere il giudizio definitivo, valutando la bontà delle scelte fatte dall’ATO e sostenute dai sindaci della provincia”.
“Abbiamo scelto – prosegue Sergio Scibilia, segretario provinciale – di tutelare le nostre imprese e i nostri associati, che non possono diventare le vittime prescelte di un piano di risanamento della società pubblica basato su aumenti iniqui decisi dalla politica, nella consapevolezza che è necessario un grande cambiamento gestionale delle attività di Rivieracqua per garantire una maggiore efficienza nei servizi di pubblica utilità e tutelare maggiormente gli interessi di utenti e consumatori”.