Sono 112 i campioni di miele presentati all’edizione 2024 del Concorso Mieli dei Parchi della Liguria, rivolto agli apicoltori che operano nelle aree protette regionali e istituito nel 1999 con l’obiettivo di promuovere, valorizzare e accrescere la qualità del miele ligure attraverso la verifica delle caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche.
Il concorso è oggi frutto della positiva collaborazione fra la Regione Liguria e i Parchi Naturali Regionali delle Alpi Liguri, dell’Antola, dell’Aveto, del Beigua, di Montemarcello-Magra-Vara, di Portofino e di Piana Crixia e il Parco Nazionale delle Cinque Terre. Capofila della presente edizione è il Parco delle Alpi Liguri, dove nella prossima primavera si terranno le analisi organolettiche e successivamente il convegno finale con la premiazione degli apicoltori partecipanti.
Anche quest’anno le tipologie di miele concorrenti sono numerose e interessanti: Acacia (10 unità), Ailanto (1 unità), Castagno (26), Corbezzolo (1), Edera (1), Erica (3), Ligustro (1), Melata (10), Millefiori (58), Tiglio (1); con 7 campioni provenienti dalle Alpi Liguri in Provincia di Imperia, 8 da Piana Crixia e 14 dal Beigua in Provincia di Savona, 14 dall’Antola, 19 dall’Aveto e 15 da Portofino in Provincia di Genova, 25 da Montemarcello-Magra e 10 dalle Cinque Terre in Provincia di La Spezia.
A fine novembre i campioni sono stati consegnati al Laboratorio Regionale per le Analisi dei Terreni e le Produzioni Vegetali di Sarzana (SP). La prima prova selettiva consisterà, infatti, nelle analisi chimico- fisiche, per verificare i valori di contenuto di acqua e di idrossimetilfurfurale, di cui gli esiti si conosceranno entro gennaio 2025.
Il Parco delle Alpi Liguri ha confermato il dott. Angelo Consiglieri, agronomo, in qualità di responsabile tecnico della manifestazione, che aiuterà a individuare fra gli iscritti all’Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del Miele i componenti della giuria per la seconda fase selettiva, quella delle analisi sensoriali, prevista a febbraio 2025.
“L’edizione 2025 sarà un’edizione memorabile. La location”, sottolinea il presidente del Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri, Alessandro Alessandri, “che ospiterà l’evento sarà al Colle Melosa e l’ente Parco è già al lavoro per individuare la struttura che al meglio saprà accogliere tutti i soggetti coinvolti. Non è un caso che la scelta sia ricaduta sul Colle Melosa, quale cornice dell’iniziativa. Non solo è stato individuato uno dei comuni del Parco bensì il concorso si svolgerà proprio ‘dentro’ il Parco. L’appuntamento della prossima primavera vedrà protagoniste la montagna e la natura. Contiamo di avere prodotti caratteristici e unici. Il nostro territorio infatti, è un ‘unicum’ per il miele e, alla luce della costituzione dei distretti del cibo, anche sotto il profilo enogastronomico, puntiamo non solo ad utilizzarlo, ma anche a promuoverlo e tutelarlo. Ben sette campioni di miele provengono dalla nostra provincia, segno questo che vi è attenzione per il prodotto e di conseguenza noi – come ente Parco- metteremo in campo tutte le iniziative e le strategia volte dare impulso e a incrementare il settore”.
“Il Concorso Mieli dei Parchi della Liguria rappresenta una vetrina di eccellenza per il nostro territorio ed un’importante occasione per valorizzare il lavoro degli apicoltori che operano nelle aree protette – afferma il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana. – Questa manifestazione, nata per promuovere e accrescere la diffusione del miele ligure, sottolinea l’importanza della biodiversità e della sostenibilità ambientale, due valori centrali per la nostra regione. Grazie alla collaborazione tra i parchi regionali, riusciamo a mettere in evidenza le specificità uniche dei vari territori e a premiare l’impegno degli apicoltori nel mantenere viva una tradizione fondamentale per l’agricoltura e l’ambiente. Le varietà di tipologie di miele presentate, dimostrano quanto la Liguria sia una terra ricca di risorse e competenze. Questo concorso non è solo un momento di confronto tecnico, ma anche un’opportunità per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della qualità alimentare e del rispetto per l’ecosistema. Siamo orgogliosi, conclude, di supportare queste iniziative che mettono al centro la cura del territorio e il lavoro di chi opera nel settore apistico”.