La recente sentenza del Consiglio di Stato che ha posto il 2023 quale scadenza definita delle concessioni per gli stabilimenti balneari, continua a destare forte preoccupazione nella categoria. La Sib, Sindacato dei Balneari della Confcommercio si è subito attivata alla ricerca di soluzioni e sta anche valutando la possibilità di ricorre in Cassazione contro la sentenza del Consiglio di Stato.
Spiega Fabio Viale, presidente provinciale del SIB, il Sindacato dei Balneari della Confcommercio imperiese: “Il Governo deve adottare un provvedimento urgente per mettere in sicurezza il sistema. Ormai infatti il Consiglio di Stato ha fissato il 2023 come fine delle concessioni per gli stabilimenti balneari e sono quindi enormi le preoccupazioni per il futuro di migliaia di imprese e famiglie. Ormai non c’è più tempo e auspichiamo che un provvedimento possa essere adottato dal Governo già nel maxiemendamento della Legge Finanziaria di dicembre”.
Prosegue Viale: “Come Sib siamo fermi sul fatto che debba essere riconosciuto il valore dell’azienda, al di là di quale possa essere il vincitore delle gare e allo stesso modo chiediamo che le gare non siano fatte con un rilancio al rialzo dei canoni. La prossima settimana terremo un incontro con tutti gli associati della provincia per aggiornare i colleghi dell’evolversi della situazione. Si susseguono infatti riunioni anche livello governativo e quindi si tratta di una situazione in costante evoluzione. Come Sib stiamo valutando anche la possibilità di ricorrere in Cassazione contro la sentenza del Consiglio di Stato”.