Via libera all’acquisto degli Alberi di Natale, delle Stelle di Natale, ciclamini e di molte altre piante e fiori Made in Liguria, nel weekend che precede la tradizionale Festa dell’Immacolata, con quasi 3 italiani su 4 (72%) che, sono già alla ricerca dell’albero da addobbare per rispettare, anche quest’anno, una delle tradizioni nazionali più popolari. Con più tempo disponibile a casa per la cura e l’addobbo, a causa dei limiti agli spostamenti e del coprifuoco, è più facile, ed anche piacevole, seguire alcune semplici regole per mantenere in salute le proprie piante: primo passo è scegliere di acquistare prodotti Made in Liguria, venduti direttamente nei vivai regionali e che non hanno dovuto percorrere migliaia di km per raggiungere le nostre case.
È come commenta Coldiretti Liguria l’indagine pubblicata sul sito www.coldiretti.it in occasione dell’entrata in vigore del DPCM che consente finalmente anche le vendite di piante e fiori nei centri commerciali e nei mercati sia nei giorni feriali sia prefestivi e festivi in tutta Italia. La norma contenuta nel DPCM in vigore fino al 15 gennaio 2020, fortemente sostenuta dalla Coldiretti, fa chiarezza e permette lo sblocco delle vendite nei fine settimana di abeti, stelle di Natale, ciclamini e tutte le altre tipologie di piante in vaso e di fiori recisi, sostenendo così un comparto che, a livello nazionale, ha già pagato un conto da oltre 1,5 miliardi di euro a causa dell’emergenza Covid con i limiti a matrimoni, eventi e cerimonie e la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro, dai vivai ai negozi oltre a problemi all’export con blocchi al confine e in dogana di tanti paesi Ue ed extra Ue, a causa di ritardi e difficoltà nei trasporti e nella vendita.
Anche nelle case liguri non può quindi mancare l’intramontabile albero di Natale, generalmente un abete o un sempreverde, addobbato con luci e festoni, che in Liguria è diffuso principalmente nei vivai del genovesato e savonese, i quali soddisfano la domanda interna con alberi di qualità, profumati, ricchi di rami e aghi. A livello nazionale i prezzi degli abeti naturali variano a seconda dell’altezza e delle varietà ma complessivamente, comunque, gli abeti più piccoli vengono venduti a prezzi variabili tra i 10 e i 60 euro a seconda della misura, della presenza delle radici ed eventualmente del vaso, mentre per le piante di taglia oltre i due metri il prezzo sale anche a 200 euro per le varietà più particolari. Un’altra pianta molto gettonata è la Stella di Natale, pianta, coltivata in Liguria principalmente nelle serre della Piana d’Albenga savonese, ma anche in provincia di Genova. Nelle serre della Piana si producono annualmente circa 300mila Poinsettie (vero nome della più comune Stella di Natale).
“Quest’anno comprare piante e fiori liguri, – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – vuol dire sostenere e dare futuro a un comparto chiave della nostra regione, portato avanti grazie al lavoro e costante impegno di 3200 imprese, concentrate per il 95% tra le province di Imperia e Savona. Come la maggior parte delle nostre produzioni, le Stelle di Natale sono un prodotto agricolo stagionale deperibile, che necessita di mesi di coltivazione (la produzione inizia già dal mese di luglio) e grandi investimenti, e, ora più che mai, è necessario, evitare di avere del prodotto invenduto, per permettere alle imprese di non subire ulteriori perdite. Allo stesso modo, l’albero di Natale a km0 concilia il rispetto della tradizione con quello dell’ambiente a differenza delle piante di bassa qualità importate dall’estero che raggiungono l’Italia dopo un lungo trasporto con mezzi inquinanti. Per sostenere l’economia locale ed essere sicuri di avere un prodotto di qualità consigliamo di rivolgersi direttamente ai vivai liguri e di aver alcune accortezze per far durare piante e fiori anche dopo le feste.
Ad esempio – proseguono Boeri e Rivarossa – è bene per gli alberi di Natale programmare con qualche giorno d’anticipo l’acquisto, sistemarlo poi in un luogo luminoso, fresco, lontano da fonti di calore, come i termosifoni e al riparo da correnti d’aria, come porte e finestre. Inoltre è meglio evitare addobbi pesanti per non spezzare i rami, non spruzzare neve sintetica e spray colorati perché l’albero e vivo e respira. È buona norma mantenere la terra umida, ma non eccessivamente bagnata anche con l’utilizzo di un nebulizzatore, da usare sui rami solo però se non ci sono luci o fili elettrici. Terminato il periodo natalizio se l’albero acquistato ha buone radici può essere posizionato all’esterno sul balcone o piantato in giardino, considerando però che si tratta di una pianta che può crescere anche fino a 15- 20 metri.
Per quanto riguarda le stelle di Natale – concludono Boeri e Rivarossa – non tutti sanno che i veri fiori della pianta sono in realtà quelli di colore giallo all’interno, mentre le parti di colore rosso non sono altro che foglie che assumono questa colorazione in particolari periodi dell’anno. Solitamente tali brattee sono rosse, ma possono essere anche rosa o bianche e tendono, per motivi fisiologici, a cadere dopo le feste, verso la primavera. Questo non vuol dire che la pianta non possa tornare a rifiorire, infatti, basta seguire questi accorgimenti per averla ancora in casa l’anno dopo: mantenerla all’ombra una volta persi i petali, lontana da luoghi dove possa ricevere luce artificiale (lampadine, televisioni) perché si tratta di una pianta “brevidiurna” che fiorisce in conseguenza di un adeguato periodo trascorso con un basso numero di ore di luce; potarla e posizionarla in terrazzo in primavera per poi farla rientrare in casa verso ottobre/novembre in un ambiente poco luminoso (8 ore massimo di luce al giorno) al fine di facilitare la crescita di nuovi rami e foglie che assumeranno il caratteristico colore rosso. Ultimo segreto degli esperti: concimarla nel periodo autunno inverno con terriccio a base di potassio e fosforo, alimento prediletto dalla pianta”.