Durante l’emergenza Coronavirus oltre un italiano su quattro (27%) ha messo nel carrello più prodotti sostenibili o ecofriendly rispetto a prima della pandemia, con una svolta ambientalista resa possibile dal fatto che l’agricoltura italiana è diventata la più green d’Europa, continuando a garantire la produzione di cibo sostenibile e di qualità nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, come emerge da un’indagine ‘Coldiretti/Ixe’ in occasione della presentazione del Rapporto Greenitaly.
La nuova sensibilità degli italiani verso la sostenibilità a tavola, trova conferma nell’aumento dei consumi domestici di alimenti biologici che hanno raggiunto la cifra record di 3,3 miliardi, scelta che anche in Liguria, negli ultimi anni, ha favorito la crescita di tali produzioni, che sono arrivate a contare oltre 4mila ettari, mentre il numero di operatori bio ha superato i 500 (più della metà produttori), in aumento del 4,6% nel 2019. Insieme al biologico a crescere è inoltre l’acquisto di prodotti locali a chilometri zero con più di 8 italiani su 10 (82%) che preferiscono prodotti Made in Italy per la propria tavola.
“Il costante impegno che i nostri imprenditori riservano per salvaguardare le biodiversità presenti sui territori nella maniera più green possibile – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – è sempre più riconosciuto, dal consumatore, quale valore aggiunto della nostra agricoltura, sostenibile e di qualità, e che sfortunatamente, ancora troppo spesso, subisce la concorrenza sleale dei falsi Made in Italy. È per questo che la filiera corta o comunque preferire prodotti, bio e non, di origine italiana, può fornire maggiori garanzie in tal senso, oltre a permettere a tutti di dare il proprio contributo per sostenere le imprese dei territori, l’occupazione e l’economia locale. Per essere sempre sicuri della qualità del prodotto acquistato e ridurre gli sprechi, consigliamo di rivolgersi direttamente in azienda o presso i mercati di Campagna Amica Liguria, che nel tempo sono diventati luoghi, non solo dove acquistare prodotti sempre freschi tracciabili e garantiti, ma dove conoscere anche come tali prodotti vengono coltivati e la tradizione che racchiudono”.