La festa della donna per i produttori di mimosa della provincia di Imperia – il 90% della produzione Italiana arriva dal ponente ligure – si sta chiudendo in positivo. “Rispetto al prezzo dello scorso anno – conferma il presidente Coldiretti Imperia Gianluca Boeri – il costo delle cassette da circa 3 chili – è infatti aumentato del 30%. La siccità ha compromesso parecchio la produzione ma non la qualità, e la specie Gaulois rimane la protagonista indiscussa nei bouquet e nei piccoli mazzi dell’8 marzo”.
Il trend positivo, in termini di prezzo riconosciuto ai produttori, premia la serietà e la capacità di rimboccarsi le maniche per superare anche gli ostacoli più difficili dovuti al forte cambiamento climatico.
“Il Made in Italy – aggiunge il direttore Domenico Pautasso – è sinonimo di professionalità, sostenibilità, cura, dedizione e la nostra provincia conferma il suo ruolo da leader. Un grande plauso ai produttori ma con lo sguardo che rimane puntato verso il Governo regionale, da dove attendiamo ancora risposte per i nostri progetti indirizzati alle infrastrutture idriche. Noi e i nostri associati stiamo facendo il possibile per difendere le eccellenze del nostro Bel Paese ma vogliamo delle risposte”.
“La Regione Liguria se non accelererà sui progetti di riorganizzazione dei piccoli consorzi irrigui e se non metterà in campo le progettualità per la gestione delle risorse idriche resterà fuori dai finanziamenti previsti dal PNRR. In ogni dove a livello regionale si parla di agroalimentare di eccellenza di un settore trainante per il turismo, poi però alle dichiarazioni non seguono i fatti. L’acqua è un bene imprescindibile, non solo per l’agricoltura ma per l’intera società. Non comprendere questi aspetti dinanzi ad un cambiamento climatico è miope”, conclude Coldiretti.