Coldiretti Imperia ha incontrato i 3 principali candidati a Sindaco per Sanremo, predisponendo le necessità e i bisogni di un settore – quello agricolo – che nella provincia di Imperia genera il 60% del valore aggiunto relativo al settore a livello regionale, giocando un ruolo centrale per tutta la Liguria.
I candidati con cui Coldiretti Imperia ha potuto discutere sono Gianni Rolando, candidato del centro destra appoggiato da Fratelli di Italia, Forza Italia, Udc, Lega, movimento Andiamo!, Sanremo Domani, e dalla sua lista Civica Rolando Sindaco; Alessandro Mager, appoggiato in primis dal sindaco Biancheri che fu eletto con liste civiche di centrosinistra e dalla liste Anima, Sanremo al Centro, Forum Sanremo; e Fulvio Fellegara, Generazione Sanremo, candidato del centro sinistra appoggiato da Pd, Progetto Comune e Sanremo Insieme.
“Nel fare ciò,” commentano Gianluca Boeri e Domenico Pautasso, Presidente di Coldiretti Imperia e Direttore di Coldiretti Imperia, “abbiamo presentato il nostro documento predisposto per l’occasione. L’obiettivo è investire sull’autonomia sotto il profilo produttivo di tutti i comparti agricoli e agroalimentari”. Le questioni di prioritaria importanza per il primo settore sono state divise in 7 punti principali:
1. Infrastrutture idriche e viabili, ossia la realizzazione di nuove infrastrutture idriche con manutenzione delle reti per l’acqua potabile e la realizzazione di piccoli invasi ad uso civile e agricolo;
2. Economia circolare recupero e tutela del territorio, ovvero il riutilizzo dei sottoprodotti della lavorazione agricola per la produzione di compost o per la produzione di energia rinnovabile, oltre che il recupero dei territori abbandonati ai fini produttivi e maggiore attenzione a questi impellenti come la fauna selvatica;
3. Mercati di Campagna Amica, con la realizzazione del mercato coperto presso la struttura del Mercato annonario di Sanremo;
4. Mercato dei Fiori di Sanremo, per cui chiediamo un piano di investimenti per la sua manutenzione, oltre che una serie di investimenti che consentano di separare la parte destinata alle scuole dall’area commerciale, e inoltre che l’area primaria attualmente destinata all’Asta e Depositi, sia trasferita nella zona a monte della struttura;
5. Promozione e Valorizzazione delle produzioni e del territorio, per cui pretendiamo un maggior coinvolgimento come mondo della produzione floricola in occasione dell’organizzazione dei grandi eventi nazionali e internazionali che vengono realizzati, in generale una visione nuova sotto il profilo promozionale delle produzioni agricole del territorio, prima fra tutte i fiori.
6. Creazione dell’Assessorato all’Agricoltura e Floricoltura, Promozione e Valorizzazione, Gestione del Territorio: dati i 53 mila abitanti della città di Sanremo, uniti ai suoi 56 Kmq di superficie, 11 frazioni, come Coldiretti riteniamo sia necessario prevedere l’istituzione di tale Assessorato.
7. Estimi Catastali: posto che ancora oggi assistiamo a un valore catastale assegnato ai terreni agricoli siti nel comune di Sanremo mediamente superiori di 3/4 volte rispetto al valore dei terreni agricoli di altri distretti floricoli del territorio nazionale, chiediamo un punto fermo relativo alla vicenda degli estremi catastali.
Trovare risposte adeguate legate agli aspetti di sinergia con la società e che abbiano anche un basso impatto ambientale dipende anche dalla possibilità di un settore di diventare più autonomo sotto l’aspetto delle energie rinnovabili e della produzione di cibo. “A conseguenza di tali investimenti,” proseguono Boeri e Pautasso, “si creeranno nuovi posti di lavoro nonché indotti per le imprese. Ricordiamoci inoltre che, per quanto riguarda l’export, abbiamo sottolineato ai candidati sindaci e ci teniamo a ribadire come il settore agroalimentare imperiese sia trainante rispetto agli altri settori produttivi della provincia, con 278,1 mln di euro su 533.8 mln totali pari al 52,1%, in tutto ciò il settore floricolo gioca un ruolo fondamentale.”
D’altronde, laddove le parole possano essere soggette a interpretazione, i numeri parlano chiaro: Agricoltura, Silvicoltura e Pesca a livello provinciale valgono il 5,3% del valore aggiunto totale della provincia (oltre 5 volte il valore regionale). Per la precisione: Imperia 5,3%, mentre la Liguria solo l’1%.
È arrivato il momento di investire sul nostro territorio per le sue peculiarità morfologiche, uniche al mondo, e per i suoi prodotti di eccellenza, un vero e proprio patrimonio monumentale di quella che è la storia e la cultura della provincia di Imperia.