“Nel mezzo del Cammin di nostra vita, ci ritroviamo incastrati nell’ignoranza totalmente confusi dai tanti messaggi fuorvianti. Ahi, quanto è difficile descrivere questa situazione, così scontata e banale che al sol pensiero ci viene da rabbrividire… brrrrrr”. L’ironia di Coldiretti sull’invasione dei cinghiali è il frutto di un silenzio assordante.
“Alle parole – tuonano i vertici di Coldiretti Imperia – preferiamo i fatti ma l’attesa inizia ad essere fastidiosa. Ecco perché speriamo vivamente compaiano quanto prima in TV, sui social, on Air, sui giornali anche i ‘cinghialologi’…poiché virologi e meteorologi stanno spopolando ma, per migliorare ulteriormente la qualità della vita in provincia di Imperia, abbiamo bisogno di queste nuove figure”.
“In attesa – conclude Coldiretti Imperia – che ottengano l’abilitazione, proseguiamo con le nostre proposte basate su dati di fatto e non teorie, come ad esempio, sul sesso dei girini che, tra l’altro, abbiamo già risolto. Basta con le illusioni. Da tempo chiediamo un controllo della filiera delle carni perché, solo in questa maniera, potremmo riuscire a comprendere la causa di un così elevato numero di capi che solo Liguria si avvicina ai 70mila capi e nel resto del Paese si stima un numero che supera i 2 milioni. Serve un decreto per modificare l’articolo 19 della legge 157 del 1992, ampliare il periodo di caccia e dare la possibilità alle Regioni di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette”.