Secondo le stime Coldiretti in Liguria i cinghiali hanno superato quota 80mila: “La situazione è ormai fuori controllo, gli esemplari sono liberi di aggirarsi nei campi e nelle stalle, distruggendo le colture; è diventata normalità, inoltre, incontrarli per le vie della città, nei parchi o sulle spiagge, con evidenti rischi per la salute e per l’incolumità dei cittadini anche per le epizoozie che possono generare. Non va sottovalutato, inoltre, che in alcuni paesi europei, Germania in particolare, sono stati riscontrati grandi focolai di Peste Suina Africana, situazione che se dovesse riscontrarsi nel nostro Paese genererebbe un enorme danno economico, sanitario e di immagine, e proprio i cinghiali possono essere veicolo di tale grave infezione”.
Per questo motivo Coldiretti, che già più volte ha portato l’attenzione sulla situazione, ha richiesto a Regione Liguria che renda noti tutti i numeri aggiornati del problema, ivi compresi i censimenti, gli abbattimenti della stagione venatoria, le modalità con cui vengono calcolati i contingenti e l’ammontare complessivo dei danni causati alle colture nel corso dell’ultimo triennio disponibile, al fine di poter avviare, in una dimensione di massima trasparenza, la definizione di politiche ed azioni volte ad eradicare una problematica da troppo tempo sottovalutata.
“Già l’8 luglio – continua – in occasione della grande manifestazione da noi organizzata a Genova, avevamo evidenziato anche questi rischi sanitari e sociali. Inoltre, è quanto mai opportuno conoscere i dati richiesti per capire anche il fenomeno legato alla quantità e destinazione delle carni così da poter monitorare eventuali ulteriori rischi di malattie per l’uomo, oltre a conoscere il fenomeno economico che sta dietro a questo sistema”.
“La situazione è diventata insostenibile ed è da tempo che chiediamo a Regione misure efficaci che possano mettere fine una volta per tutte ai danni creati dai cinghiali, al pericolo di incidenti e al rischio sanitario che costituiscono per i cittadini – hanno affermato il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa. – Nelle campagne registriamo sempre più frequentemente danni enormi alle produzioni agricole, e viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi in aree di pregio naturalistico, con la perdita di biodiversità animale e vegetale. Non è più solo una questione di risarcimenti, è diventato un fatto di sicurezza delle persone che va affrontato con decisione per uscire definitivamente da questa situazione di emergenza. Pertanto, conoscere bene i dati e i meccanismi che vengono generati dall’attuale sistema di caccia è quanto mai opportuno per monitorare in termini sanitari e fiscali il fenomeno”.