Alla vigilia di una stagione estiva che si preannuncia da record per la Riviera dei Fiori, nella confinante Costa Azzurra le previsioni vanno invece nella direzione opposta.
Secondo quanto comunicato dagli operatori turistici francesi, le prenotazioni dei nostri vicini di casa che non intendono rinunciare ad una vacanza nel corso dell’estate, si stanno orientando diversamente dal solito. Quello che hanno dovuto sopportare i turisti che l’estate scorsa hanno scelto destinazioni sul litorale Mediterraneo sta facendo la differenza, e la discriminante è stata dettata dal clima. L’estate più calda di sempre, quella del 2022, associata alla crisi idrica e alle limitazioni imposte contro lo stato di siccità (ad esempio l’acqua corrente spesso razionata e l’impossibilità in molti casi di riempire le piscine) hanno in parte rovinato le vacanze dei francesi.
Conseguenza immediata sulle scelte di quest’anno è la fortissima progressione di prenotazioni verso le coste atlantiche del nord-ovest transalpino, sino ad un +25% di richieste sulle regioni della Loira Atlantica, Bretagna e Normandia che inoltre propongono prezzi inferiori rispetto al sud tra il 30 e il 50%.
La macroregione Paca si conferma al primo posto con il 24% di prenotazioni ma questa tradizionale leadership viene messa in pericolo dal nuovo trend vacanziero, sostenuto dai timori legati al caldo e soprattutto alla siccità che mette in pericolo l’apertura di piscine e parchi acquatici, un must dell’offerta che riguarda l’enorme fetta di turismo in campeggio che vede la Francia primeggiare in Europa e nel mondo con i suoi 7.500 camping oltre la metà dei quali dotati di piscina.
Le prenotazioni in cifre parlano chiaro: meno 17% per le mete nei Pirenei Orientali cioè le coste mediterranee al confine con la Spagna, e addirittura meno 27% nel Var.
Il meteo dunque ha contribuito pesantemente sulle scelte dove recarsi in vacanza, e l’inizio di questa estate con un tempo instabile nel sud-est con piogge, vento fortissimo, mareggiate, afa e sole cocente ma solo a tratti sta mettendo in ulteriore difficoltà gli operatori delle vicine Alpi Marittime i quali attaccano le diverse app che aggiornano, spesso sbagliando, sul meteo ora per ora, se non minuto per minuto, e condizionano pesantemente le decisioni delle persone.