Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa dell’assessore a Cipressa, Simone Oneglio.
“Nella notte tra il 21 e 22 settembre scorso, secondo i dati pubblicati da A.R.P.A.L., nel Comune di Cipressa si sono registrate le più elevate precipitazioni del territorio regionale: in 24 ore sono infatti caduti oltre 160 mm. di pioggia.
Su un territorio ormai reso fragile da una successione impressionante di eventi meteo, una pioggia simile ha provocato danni un po’ ovunque.
L’amministrazione comunale si è immediatamente attivata per verificare situazioni di rischio e le problematiche di tipo ambientale, attivando tutte le iniziative necessarie a salvaguardia della pubblica incolumità sul territorio comunale (smottamenti di terreno, cedimenti di carreggiate stradali, dissesti degli argini dei rii, allagamenti e danneggiamenti di edifici). In qualche caso sono intervenuti i Vigili del Fuoco per i primi soccorsi alla popolazione.
I maggiori problemi sono stati riscontrati sui rii Moiano, Pantano, Piani, quest’ultimo al confine con Costarainera, all’impianto fognario in Regione Ronchi.
Sono state attivate le procedure per interventi di somma urgenza per pubblica incolumità, compatibilmente con le scarse risorse economiche disponibili.
Il Comune ha dato tempestiva comunicazione, in data 29 settembre, alla Regione Liguria per ottenere il necessario supporto che la grave situazione in atto richiede, anche se fortunosamente circoscritta ad un ambito non esteso.
Anche la Società Autostrade, informata di una situazione specifica a valle di uno dei suoi viadotti, si è prontamente attivata con sopralluoghi mirati e sta predisponendo quanto necessario per intervenire.
Il Comune di Cipressa, per superare la grave condizione di dissesto del territorio ancora in fase d’accertamento, chiede il formale ed effettivo sostegno degli enti sovraordinati ed in particolare di Regione Liguria perché, come avvenuto in altre occasioni, si sostengano gli interventi di somma urgenza e di ripristino delle condizioni preesistenti. Interventi altrimenti impossibili da attuare con i soli fondi comunali”.