A cinquanta giorni esatti dall’inizio del 71° Festival restano in sospeso molte questioni ancora da risolvere. Cinquanta giorni sono pochi per completare un’organizzazione così complessa come quella festivaliera ma diventano tantissimi se ci si riferisce all’andamento altalenante della pandemia che propone scenari mutevoli dall’oggi al domani.
Impossibile cercare di ottenere risposte definitive sui dettagli del Festival che resta fissato dal 2 al 6 marzo. La Rai ovviamente prosegue senza tentennamenti nelle sue tappe di avvicinamento secondo il cronoprogramma che, ad esempio, stamattina ha visto un sopralluogo in Piazza Colombo dove dovrebbe essere allestito un palco per esibizioni live come l’anno scorso.
Tra i presenti anche l’assessore al Turismo di Sanremo, Giuseppe Faraldi.
“In tempi normali – dice – cinquanta giorni per organizzare sarebbero stati, credo, sufficienti. Ma in questo periodo tutto cambia, le tempistiche per qualsiasi cosa si dilatano ma ci rasserena che noi amministrazione comunale siamo riusciti a completare tutte le pratiche delle convenzioni con la Rai e con Rai Pubblicità che ci permettono di svolgere l’evento. Come si svolgerà il Festival è da scegliere tra alcune ipotesi che andranno verificate con la Rai”.
Tra le certezze c’è quella della data, 2-6 marzo, ma colpisce che non appaia all’ingresso dell’Ariston: “Mi viene da pensare che il dottor Vacchino sia leggermente scaramantico – sorride Faraldi – nel timore poi di dover cambiare se è vero che esiste ancora qualche minimo dubbio anche se al momento è tutto confermato”.
“L’ipotesi di creare una bolla protettiva per gli spettatori a bordo di una nave da crociera è quella che ormai sappiamo e tale resta senza nessuna conferma. La richiesta di poter posizionare questa grossa imbarcazione è giunta agli uffici comunali insieme con le più ampie rassicurazioni che questa nave ospiterebbe il pubblico autorizzato ad entrare all’Ariston in una situazione di estremo controllo. Ma per noi non c’è nessuna certezza che ciò avvenga”.
“Tra le ipotesi per proporre un Festival più possibile simile a quelli passati c’è stata anche quella di spostarlo di un altro paio di mesi. Ma la decisione spetta alla Rai e a noi resta il compito di collaborare affinchè il Festival di Sanremo sia il Festival per Sanremo e per gli operatori commerciali sanremesi”.
“Abbiamo convocato una riunione con gli albergatori – spiega Faraldi – per spiegare l’ipotesi nave da crociera e per garantire che tutti gli addetti ai lavori, ospiti, manager, concorrenti, tutti quelli che hanno a che fare con la manifestazione soggiorneranno nelle strutture cittadine”.
“Abbiamo lavorato anche per le collaterali – conclude l’assessore al Turismo di Sanremo – e con Rai Pubblicità abbiamo già individuato le zone che dovrebbero essere sfruttate come piazza Colombo, piazza Borea d’Olmo, Santa Tecla, il red carpet, con la previsione auspicabile di proporre spettacoli al pubblico in una situazione di circolazione del virus che si spera possa essere maggiormente sotto controllo”.
Nel frattempo sono state rimosse le luminarie a tema tipico natalizio mentre restano pronte ad illuminare la città durante il periodo del Festival tutte le altre che si trovano nelle vie centrali di Sanremo.