Non si ferma il problema dei cinghiali, secondo le stime Coldiretti in Liguria hanno superato quota 70mila: “La situazione è ormai fuori controllo, – commenta l’associazione – gli esemplari sono liberi di aggirarsi nei campi e nelle stalle, distruggendo le colture e aggredendo il bestiame; è diventata normalità, inoltre, incontrarli per le vie della città, nei parchi o sulle spiagge, con evidenti rischi per la salute e per l’incolumità dei cittadini che sempre più spesso se li trovano all’improvviso in mezzo alla strada. A seguito della mobilitazione nazionale organizzata lo scorso 8 luglio in tutte le principali piazze d’Italia, la Giunta Regionale ha recepito alcune richieste avanzate da Coldiretti, fra cui l’eliminazione del vincolo dell’autodifesa esercitabile solo su “terreni in attualità di coltivazione”, e la possibilità per l’imprenditore agricolo di potersi avvalere dell’aiuto di un confinante in possesso del porto d’armi che pertanto potrebbe esercitare l’autodifesa sul suo fondo. Ma resta ancora tanto lavoro da fare: non è più questione solo di risarcimenti ma di sicurezza e tutela dei cittadini, resta prioritario per Coldiretti il problema del contenimento della fauna selvatica, per questo ben venga la proposta di legge regionale presentata dal PD”.
“È necessario – continua – uscire dalla logica dei soli risarcimenti, senza ricercarne le vere cause: la logica di semplificare le procedure per il risarcimento dei danni o di ampliare il risarcimento alle vittime di incidenti stradali e agli Imprenditori agricoli è una bella iniziativa, ma conferma solo che esiste il problema senza affrontarne le cause”.
Coldiretti Imperia chiede alla Provincia di convocare un tavolo tecnico-politico coinvolgendo tutti i sindaci, la Prefettura e le autorità competenti per definire un percorso unico condiviso da tutte le parti in causa che determini il ridimensionamento del problema.
“Coldiretti richiede inoltre, alla Regione Liguria, di rendere noti il numero di abbattimenti della stagione venatoria in atto e le modalità con cui vengono calcolati i contingenti; è necessario una volta per tutte fare luce anche sulla filiera delle carni che oggi, non solo dal punto di vista economico, ha molte zone d’ombra. Infine, risulta prioritario avviare con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, progetti finalizzati a definire lo sviluppo condiviso di misure di prevenzione e controllo demografico delle popolazioni della fauna selvatica, quali ad esempio la sterilizzazione”, conclude.