Come prevedibile sta facendo discutere la chiusura dal 5 al 31 agosto del Blocco Operatorio al 2° piano dell’ospedale di Imperia.
La chiusura è stata resa necessaria per una serie di interventi urgenti di ristrutturazione. Per ovviare a questi disagi l’Asl 1 Imperiese ha necessariamente dovuto riorganizzare l’attività. A questa notizia si aggiunge quella recentissima della chiusura di chirurgia vascolare già dal 15 di luglio.
“Le ragioni sono medesime e dal 2 di settembre tornerà tutto alla normalità. Voglio essere chiaro sul fatto che non si chiude chirurgia a Imperia o non si accorpano i reparti. È una riorganizzazione necessaria per permettere i lavori. Abbiamo scelto il mese di agosto perché in questo periodo sono naturalmente più basse le casistiche per gli interventi programmati,” spiega il direttore generale dell’Asl 1, Marco Damonte Prioli.
Dell’intero Blocco Operatorio oggetto dei lavori resterà attiva una sala operatoria dedicata agli interventi di emergenza chirurgici indifferibili (quali ad esempio, rottura di milza, trauma dell’addome); resterà inoltre operativa per le emergenze ostetriche la sala operatoria del Blocco Parto al 3° piano. “Verranno pertanto sempre garantiti i parti cesarei in emergenza,” aggiunge Prioli.
La chiusura anticipata di chirurgia vascolare è stata decisa per andare incontro agli ormai noti problemi di organico che gli ospedali del Ponente ligure stanno soffrendo ormai da tempo. Una chiusura anticipata anche per garantire le ferie degli infermieri e degli operatori.
Giovedì 4 luglio le single sindacali incontreranno la dirigenza dell’Asl 1 proprio per chiarire alcuni aspetti e alcuni punti del piano messo in atto.
“Aspettiamo di capire i dettagli,” commenta Tiziano Tomatis, segretario provinciale FP-Cgil. “È chiaro – aggiunge – che ci saranno dei disagi al di là delle convenzioni con il Sant’Anna e il San Martino. D’altro canto i lavori vanno fatti e la situazione dell’organico è critica. Infermieri e medici escono da un inverno massacrante per gli orari e necessitano di riposare.”
Per le casistiche non trattabili presso l’Ospedale di Imperia, la Direzione Aziendale ha definito specifici protocolli di presa in carico e gestione clinica sia con l’Ospedale di Pietra Ligure che con il Policlinico San Martino di Genova.