Lunedì, 24 gennaio, ci sarà la prima votazione per eleggere il nuovo presidente della Repubblica Italiana che sostituirà l’uscente Sergio Mattarella. È bagarre per il Quirinale con diversi nomi in lizza: da Berlusconi a Draghi passando per le quote rosa Moratti e Casellati.
A pochi giorni dalle urne abbiamo chiesto un’opinione a un grande ex, se così si può definire, della politica locale, ma anche romana: Giacomo Chiappori.
“Non c’è niente di certo – esordisce l’ex sindaco di Diano Marina. Ho visto il lancio di Berlusconi, ma è stato troppo anticipato, a sinistra non ha voti e non sa neanche se possa prendere o meno tutti quelli di centrodestra, onestamente credo che la cosa sia già finita. Ritengo che Draghi sia colui che debba arrivare così com’è arrivato a fare il premier. Nello schema di chi comanda ci sta portarlo al colle perché da lì potrà dirigere il Governo che formeranno per un anno e poi il prossimo che passerà dalle elezioni nel 2023. Auspico che, se quello che dico corrisponde a verità, il mio amico Giorgetti possa fare il presidente del Consiglio al posto di Draghi. Ha tutte le qualità per poterlo fare, ma non so se Salvini lo permetterà”.
Sui nomi di Letizia Moratti e della presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati: “Nomi importanti – commenta – donne che sanno il fatto loro, ma non le vedo come possibilità. Credo che il nuovo presidente sarà Draghi all’80%, non ritengo possa essere diversamente. È un uomo che è stato messo premier non per caso e tra un anno, se non diventasse presidente, finirebbe il suo mandato”.