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Da martedì a Cervo vige l’ordinanza di: “…limitazione dell’utilizzo dell’acqua potabile”. A firmarla, con durata fino al 31 agosto, il sindaco Lina Cha.

Un provvedimento pesante che, di fatto riduce l’utilizzo dell’acqua per cervesi e turisti ai soli scopi potabile e igienico. Un palliativo forte alla mancanza del bene primario che tormenta il bel borgo e, in generale, il golfo dianese.

Sarà quindi vietato, come specifica l’atto: l’innaffiamento di orti e giardini, il riempimento di piscine a uso privato, il lavaggio di automezzi e veicoli, di aree esterne (a eccezione degli impianti di autolavaggio) e in generale altri utilizzi diversi dall’uso potabile.

A corredo dell’ordinanza le parole dell’amministrazione che invita inoltre la cittadinanza a: “ …adottare accorgimenti e azioni finalizzate all’eliminazione degli sprechi e alla riduzione dei consumi, per limitare il più possibile i disagi che potrebbero compromettere e pregiudicare l’uso potabile, che deve essere prioritario rispetto ad altri utilizzi.

Gli acquedotti comunali deputati a soddisfare e assicurare alle utenze i necessari bisogni idropotabili e igienico sanitari, a causa anche del perdurare delle condizioni meteorologiche e dell’aumento delle temperature, stanno infatti registrando massicci consumi di acqua che causano carenza idrica nei confronti delle utenze che si approvvigionano alla rete idrica pubblica. La risorsa idrica è un bene esauribile ma indispensabile – conclude l’amministrazione – non solo per la vita dell’uomo e per le sue attività, ma essenziale per garantire gli equilibri naturali, la sopravvivenza degli ecosistemi e per le future generazioni: come tale va quindi tutelata in termini qualitativi e quantitativi”.

A vigilare e sanzionare eventuali abusi sarà la Polizia Municipale di Cervo.