Era l’ottobre del 2020, quando la tempesta Alex si abbatteva sull’estremo Ponente ligure, provocando gravissimi danni, in particolare, tra Ventimiglia e la parte francese della Val Roja. Gravi furono i danni ai privati e alle infrastrutture pubbliche, tra queste le due centrali idroelettriche di Airole e Bevera.
Ieri la Tirreno Power ha aperto le sue porte alle sue strutture rinnovate dopo i guasti causati dal maltempo. Due strutture funzionali e fondamentali per l’approvvigionamento energetico del nostro territorio.
“Non era mai successo, nel secolo di vita della centrale, un evento di questa portata: abbiamo dovuto sostituire tutti i macchinari e, dato che molti di questi ricadono in territorio francese, ci siamo dovuti confrontare sia con la burocrazia italiana che con quella transalpina”, dichiara Enrico Erulo, direttore Corporate Affair di Tirreno Power.
“Airole era rimasta completamente al buio, senza energia”, ricorda il sindaco Maurizio Odoero. “Ma riuscimmo a ripristinarla dopo nemmeno sei ore grazie a un impianto di emergenza, che riuscimmo ad attivare dopo averlo cercato a lungo, dato che era sommerso”.
“L’opera di presa è stata ricostruita a seguito della tempesta che l’aveva completamente devastata”, commenta Daniele Vigo, responsabile settore fonti rinnovabili Tirreno Power, che prosegue elencando le opere rimesse a nuovo. “Inoltre abbiamo aggiunto 500kW di potenza al nostro impianto di monte, aumentando la produzione di circa il 10%”, conclude riferendosi alla centrale di Bevera.
In allegato i dettagli delle attività di ripristino degli impianti e le informazioni tecniche.
Nel video sevizio a inizio articolo le interviste integrali a Enrico Erulo, Maurizio Odoero e Daniele Vigo.
Si ringrazia la Tirreno Power per il tour nelle sue strutture.