C’erano anche i Ministri Andrea Orlano e Roberta Pinotti questa mattina nel cimitero di Imperia per commemorare il centenario dalla nascita di Alessandro Natta.
“Di lui ricordo – racconta il Ministro Orlando – le straordinarie capacità di comunicazione, di trasmettere un pensiero profondo senza mai banalizzare il ragionamento”.
“Ho apprezzato il grande rigore morale – spiega Roberta Pinotti – l’approfondimento culturale l’intellettuale che è stato, la capacità oratoria che veniva da un’analisi lucida dei problemi, dove però non mancava la passione. Credo che tutte queste doti oggi siano necessarie alla politica”.
Originario di Imperia, Alessandro Natta fu segretario generale del PCI dal 1984, a seguito della prematura scomparsa di Enrico Berlinguer, fino al 1988 quando, per motivi di salute, lasciò la dirigenza a favore di Achille Occhetto.
Pochi anni dopo Occhetto portò alla cosiddetta “Svolta della Bolognina” che sancì la fine del Partito Comunista. Un processo fortemente osteggiato da Natta che si definì l’ultimo segretario del PCI.
Non aderì ne al Partito Democratico della Sinistra, ne al Partito della Rifondazione Comunista uscendo dalla politica attiva nel 1991 con una lettera. Sulla vicenda scrisse: “Il mio andar via in punta di piedi non è atto di arroganza, ma coerenza con il mio stile di vita. Sono stato e resto illuminista, giacobino e comunista.”
Natta morì nella sua città natale il 23 maggio 2001.