Ad oggi sono pervenute dalle aziende 15.456 domande per 35.406 lavoratori pari a 8.363.694 ore di cassa integrazione. Per coprire queste richieste sono necessari 67.745.921 euro, quindi quasi tutti i 68,2 milioni che il Salva Italia assegna alla Liguria. “Abbiamo accolto con decreto le 5751 domande relative a febbraio e marzo, non 1500 come risulta da alcuni organi di informazione – dice l’assessore al lavoro Gianni Berrino – corrispondenti a 11.500 lavoratori, 830.000 ore e 6,8 milioni di euro, ma è già evidente la necessità di altri fondi”.
“Alle aziende che presentano domanda chiediamo, al termine del periodo cui si riferisce la domanda, la rendicontazione effettiva – prosegue Berrino – e lasciamo qualche giorno di tempo, di solito due giorni lavorativi, per eventuali correzioni perché quando abbiamo emesso il decreto non è più possibile modificare; dopodiché trasferiamo tutto all’Inps, che avvia una sua procedura di riscontro con l’azienda e procede, con i suoi tempi, a liquidare. Noi siamo perfettamente in linea con il flusso di rendicontazione e stiamo andando avanti. Abbiamo pertanto la misura precisa delle risorse ancora disponibili: 500.000 euro circa, che corrispondono più o meno a 40.000 ore. Le aziende che finora hanno fatto domanda solo per un periodo limitato, magari per sole due settimane delle nove concesse dal Salva Italia, dovrebbero fare una nuova domanda, ma siamo già al limite: per questo stiamo cercando con le altre regioni un accordo per poter continuare a ricevere le domande in overbooking”.
Per quanto riguarda invece i presunti ritardi delle regioni nel fornire agli istituti di credito i dati per l’anticipo della cassa integrazione, Berrino precisa: “Anche il ministro durante una videoconferenza ha detto che non servono ulteriori protocolli regionali a meno che, come per la Lombardia, non ci siano fondi in più a ulteriore garanzia della Cassa. Noi come Liguria abbiamo già attivato un tavolo con Filse e con Abi nel quale si è stabilito che non servono ulteriori protocolli perché la procedura ministeriale già ricomprende anche i vari sportelli regionali. Nessun ritardo è addebitabile a Regione Liguria, né Abi ci ha chiesto ulteriori dati rispetto a quelli che può chiedere all’Inps. Noi siamo disponibili ma non è stata fatta nessuna richiesta”.