”Gli Inglesi frequentano questi luoghi nella seconda metà dell’Ottocento, andando così incontro al sole, ai fiori, al clima del Mediterraneo…” scrive Annita Garibaldi Jallet, discendente di Giuseppe Garibaldi, nell’introduzione a “Un angolo di terra straniera Lady Phillipson e Sanremo” a cura del Club per l’Unesco di Sanremo Philobiblon Edizioni 2013.
Edward Lear (Londra 1812 – Sanremo 1888) è uno dei tanti personaggi illustri che hanno amato questa terra. Pittore, scrittore, disegnatore, musicista e creatore di un genere letterario tipicamente britannico: il nonsense.
”Pittore di paesaggi, caro a molte anime per i suoi doni” si legge sulla sua tomba al Cimitero Monumentale della Foce; vi si leggono anche alcuni versi di Tennyson, il poeta laureato, ovvero il poeta della Casa Reale, suo caro amico. Nell’Abbazia di Westminster a Londra, nell’angolo dei poeti, una lapide, posta nel centenario della morte, commemora Lear indicando oltre al nome, le date di nascita e di morte, la qualifica di pittore e poeta sepolto a Sanremo.
Lear è qui, in questo luogo, unico al mondo, in riva al mare, un po’ abbandonato, ma dall’aura romantica che evoca il Cimitero Marino di Paul Valéry: ”la mer fidèle y dort sur mes tombeaux” (il mare fedele dorme sulle mie tombe). Giusto che la associazioni sanremesi abbiano pensato ad un concerto benefico pro-restauro della sua tomba per onorarlo come merita. Grazie ai musicisti del Quartetto Respighi, Riccardo Crespi, Patrizia Magliocchetti, Sonja Silvano, Marco Zaccaria, che si esibiranno gratuitamente, grazie anche all’artista Markese che ha curato la grafica di locandine/manifesto.
L’esibizione si terrà venerdì 17 maggio alle ore 21 al Teatro dell’Opera del Casinò.